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Ucciso davanti alla moglie mentre stava effettuando un prelievo al bancomat della filiale del Banco di Napoli di Lequile, in provincia di Lecce. Il 69enne Giovanni Caramuscio, originario di Monteroni di Lecce, direttore di banca in pensione è stato ucciso poco prima della mezzanotte di venerdì 16 luglio. In mattinata è stato disposto l’arresto di due persone di origine albanese. Dalle prime risultanze degli inquirenti si tratterebbe di un tentativo di rapina finita male. Tutto è accaduto in pochi istanti: la vittima aveva raggiunto Lequile in compagnia della moglie a bordo della sua Volkswagen Tiguan per andare a trovare dei parenti che abitano in zona. Prima però ha fatto una sosta in corrispondenza dell’istituto di credito per prelevare del denaro.

Il 69enne Giovanni Caramuscio raggiunto da 5 colpi d’arma da fuoco: l’ipotesi della rapina finita male

Avvicinato da due malviventi Giovanni Caramuscio avrebbe reagito al tentativo di rapina. Sorpresi dalla reazione dell’uomo uno dei due malfattori avrebbe estratto la pistola, una calibro 7,65, ed esploso cinque colpi di pistola. L’uomo è stato raggiunto da due colpi al torace mentre un altro l’ha centrato mentre stava tentando di allontanarsi. Dopo aver esploso i colpi di pistola, hanno lasciato il 69enne per terra, sanguinante, ormai senza vita, e si sono dati alla fuga a piedi. Non è escluso che nelle vicinanze avessero qualche mezzo che gli ha permesso di dileguarsi rapidamente. Sconvolta la moglie, Anna Quarta, del 69enne che ha assistito all’accaduto ed ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. “Ho visto Giovanni crollare a terra, sono corsa verso di lui, ho cercato di aiutarlo a rialzarsi. Ma lui era ormai morto. Non ci credevo”.

Arrestato 31enne albanese, lutto cittadino a Lequile

Acquisite le immagini della videocamera di sorveglianza della banca per ricostruire l’accaduto e individuare i delinquenti. Sul posto anche il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà, che ha annunciato il lutto cittadino per la giornata di sabato 17 luglio. Nel frattempo due fratelli di origine albanese sono stati fermati e ascoltati in caserma dagli investigatori. Per l’intera giornata sono stati analizzati filmati ed ascoltate testimonianze fino a quando il cerchio si è stretto. Secondo gli inquirenti l’esecutore materiale del delitto è il 31enne Mecaj Paulin dopo la vittima aveva reagito al tentativo di rapina sferrando un pugno. Il cittadino albanese è stato trasferito nel carcere di Borgo San Nicola in attesa della convalida del fermo. Ora è caccia al complice.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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