L’agguato nel parcheggio della casa di cura
Attimi di terrore a Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa, dove una donna di 33 anni è stata brutalmente aggredita a coltellate dal suo ex compagno, Paolo Passarello, 34 anni. L’uomo l’ha attesa all’uscita dal lavoro, nel parcheggio di una casa di cura per anziani, e l’ha colpita ripetutamente prima di darsi alla fuga.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, la donna era appena terminato il turno di lavoro e si stava dirigendo verso la propria auto, quando Passarello, armato di un coltello da cucina, le si è avvicinato colpendola con una violenza inaudita. I fendenti hanno raggiunto la vittima all’addome, al petto e a un braccio.
Alcuni testimoni, sconvolti dalla scena, hanno lanciato l’allarme e fornito ai militari elementi utili per la ricostruzione dei fatti. Determinanti anche le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, che hanno immortalato l’agguato.
La fuga e l’arresto in ospedale
Dopo aver ferito gravemente la donna, Passarello è fuggito, ma nella concitazione si sarebbe ferito anche lui. Raggiunto il pronto soccorso del Di Maria di Avola per farsi medicare, è stato riconosciuto dai carabinieri della compagnia di Avola e del nucleo investigativo di Noto, coordinati dal comandante Salvatore Carnemolla.
I militari lo hanno fermato nella sala d’attesa dell’ospedale, prima che potesse tentare di scappare. Il coltello, gettato in un terreno poco fuori città, è stato ritrovato e sequestrato.
Attualmente, Passarello è detenuto in caserma in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al pm Scuderi, che dovrà convalidare il fermo e disporre la misura cautelare.
La vittima in fin di vita
La donna, originaria di Canicattini, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Umberto I di Siracusa, dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici. I medici parlano di condizioni gravissime: avrebbe ricevuto circa venti coltellate.
Fonti investigative confermano che la vittima aveva già denunciato Passarello per minacce lo scorso settembre. L’uomo non si era mai rassegnato alla fine della relazione e avrebbe pianificato un gesto estremo di vendetta.
Un piano premeditato
Gli inquirenti ritengono che l’aggressione sia stata premeditata. Passarello sarebbe partito da Avola già armato e consapevole degli orari dell’ex compagna. Avrebbe aspettato nel parcheggio il momento giusto per colpire, cercando poi di far perdere le proprie tracce.
Le indagini dei carabinieri proseguono per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto, mentre la comunità di Canicattini Bagni resta sconvolta da un nuovo episodio di violenza di genere.
Una storia di persecuzioni finite nel sangue
L’ennesima tragedia sfiorata nasce da una relazione finita male e da comportamenti persecutori già segnalati alle autorità. La vittima, consapevole del pericolo, aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine, ma la furia dell’ex compagno è esplosa in pieno giorno, davanti a testimoni e telecamere.
L’auspicio è che la 33enne possa sopravvivere alle ferite, mentre il 34enne dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato e premeditato.