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Uccide lo zio a Cesano Boscone per il flirt con l’ex fidanzata: l’appuntamento e l’accoltellamento

Ha ucciso lo zio 41enne, con colpi di arma da taglio, al culmine di una lite per futili motivi a Cesano Boscone, in provincia di Milano, nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 marzo.

Roberto Parisi è stato accoltellato e ucciso in strada dal nipote: Antonio Iannetti si è costituito

La vittima si chiamava Roberto Parisi , 41 anni, abitava a Sedriano (Milano) e aveva un piccolo precedente molto dato. Il nipote reo confesso, Antonio Iannetti di Buccinasco (Milano), ha 28 anni e precedenti per lesioni. Entrambi erano originari di Torremaggiore, in provincia di Foggia. La vittima è stata prontamente soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata presso l’ospedale San Carlo di Milano. 

Per l’uomo, però, non c’è stato nulla da fare, ed è deceduto poco dopo, per via delle lesioni riportate. Iannetti si è costituito spontaneamente dopo mezz’ora presso il comando stazione carabinieri di Cesano Boscone. Il sopralluogo effettuato da personale della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale carabinieri di Milano ha permesso di rinvenire l’arma del delitto mentre il fermato è stato portato presso la casa circondariale di Milano San Vittore. 

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Secondo le prime risultanze al culmine della lite ha colpito lo zio con sette coltellate. Antonio Iannetti gli aveva dato appuntamento in via Don Luigi Sturzo dove poi ha aggredito Roberto Parisi. L’arma usata per il delitto, un coltello a serramanico, è stata trovata dagli investigatori dell’Arma in un’area verde nei pressi della strada dove è avvenuto il ferimento mortale e dove i due si erano trovati per l’ennesimo “chiarimento”. 

Il 28enne ha colpito lo zio con 7 coltellate, il movente sarebbe la relazione con l’ex fidanzata

Roberto Parisi sarebbe stato colpito sul marciapiede. Alla base della violenza vi sarebbe una storia privata, in quanto lo zio, che faceva piccoli lavoretti, spesso anche con il nipote, avrebbe iniziato a settembre una relazione con una ex fidanzata del 28enne, che era andata a convivere a casa del 41enne. Erano molto attivi sui social dove proponevano le loro prestazioni come elettricista, imbianchino e traslocatore con il nipote che spesso rimarcava l’abilità di tuttofare del congiunto.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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