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Sud Sardegna, in carcere a 90 anni per l’omicidio dei nipoti: deve scontare 29 anni

In carcere a quasi 90 anni in esecuzione della condanna a 30 anni per l’omicidio dei nipoti. Giuseppe Doa,  di Arzana, nel Nuorese, è stato raggiunto dai carabinieri nella sua abitazione in Costa Rei, Sud Sardegna, dove aveva l’obbligo di dimora.

Giuseppe Doa uccise i nipoti per questioni di eredità il 10 agosto 2016

La tragica vicenda risale al 10 agosto 2016 quando l’uomo, all’epoca 83enne, raggiunse e uccise con alcuni colpi di pistola Roberto e Andrea Caddori, 46 e 43 anni, per questioni di eredità. Gravemente feriti furono trasportati al vicino ospedale di Lanusei dove erano morti poco dopo il ricovero. Dopo il delitto Doa tentò anche una breve fuga ma fu rintracciato e arrestato alle 3 del mattino nei pressi dell’ospedale Nostra Signora della Mercede. L’uomo, che compirà 90 anni il 31 luglio, aveva già scontato undici mesi e 26 giorni tra carcere e domiciliari.

Successivamente è stato disposto l’obbligo di dimora in Costa Rei ma nel frattempo è andata avanti la vicenda giudiziaria fino alla pronuncia della Corte di Cassazione che ha respinto l’ultimo ricorso dichiarando irrevocabile la condanna relativa al duplice omicidio (la difesa aveva sostenuto la tesi dell’eccesso di legittima difesa).

Il legale ha presentato istanza per valutare la compatibilità con il regime carcerario

Il legale di Giuseppe Doa, Stefano Murgia, ha già depositato un’istanza al magistrato di sorveglianza affinché vengano valutate le condizioni del detenuto e la compatibilità con il regime carcerario nell’istituto penitenziario di Uta.

La vicenda ruota intorno ad un documento sulle ultime volontà di Maria Doa, 91 anni, che attestava che la sorella dell’omicida aveva lasciato due piccole proprietà alla nipote Bruna che l’aveva sempre accudita.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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