Marika MilaniMarika Milani con l'inviata de Le Iene

Nuove accuse travolgono l’attore e regista hard Rocco Siffredi, finito al centro di un’inchiesta giornalistica de Le Iene. Dopo un primo servizio andato in onda due settimane fa, la trasmissione è tornata sul caso con nuove testimonianze, tra cui quella di Marika Milani, attrice hard ed ex collaboratrice di Siffredi, che ha parlato di abusi, violenze e pressioni psicologiche subite durante la carriera.

Marika Milani racconta: ‘Non c’era consenso, mi sono trovata 40 uomini addosso’

Nel servizio di Roberta Rei, Marika Milani descrive un ambiente lavorativo estremamente pericoloso e poco trasparente: “Mi sono trovata in scene con 40 uomini non professionisti, selezionati tra sconosciuti disposti a pagare 2.000 euro per partecipare. Non sapevo cosa mi aspettava. Quando ho capito, volevo scappare”. La performer racconta di aver contratto la sifilide dopo una scena girata tra Praga e Budapest, e accusa Siffredi di non aver mai mostrato le analisi sanitarie dei partecipanti.

La denuncia più grave riguarda la mancanza di consenso in diverse situazioni, anche fuori dalle riprese: “Mi ha portato in bagno, ha smontato la doccia, e lì ha fatto cose che non volevo. La telecamera era spenta. Ero esausta, con la testa schiacciata dal suo piede. Mi sono sentita violentata”.

La performer: ‘Violenza dietro le quinte e nessuna tutela sanitaria’, Siffredi smentisce tutto

Siffredi ha smentito con fermezza tutte le accuse, parlando di un presunto complotto orchestrato da “forze potenti” che avrebbero pagato alcune ragazze per rovinare la sua reputazione. Secondo lui, i video girati dimostrerebbero l’assenza di costrizione: “Nei film si vede tutto, non c’è mai un taglio. Anzi, lei mi incitava”.

Nel servizio viene anche menzionata la figura di Stephane Pacaud, imprenditore milionario che secondo Rocco sarebbe il regista occulto di questa campagna mediatica. Intanto, Le Iene continuano a raccogliere materiale e testimonianze su quello che rischia di trasformarsi in uno scandalo clamoroso per l’intero settore dell’hard europeo.

Siffredi, che ha fondato anche un’accademia di formazione per attori porno, si difende: “Sono anni che cerco di elevare questo mestiere, ora cercano di distruggermi con accuse false”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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