Roberta Bruzzone e Milo InfanteRoberta Bruzzone e Milo Infante

La criminologa assente anche nella puntata del 28 novembre di Ore 14

Dopo l’assenza che aveva fatto discutere nella puntata di Ore 14 sera, Roberta Bruzzone pubblica un lungo post sugli ottimi ascolti della puntata di Nella mente di Narciso, in onda subito dopo il programma di Milo Infante, e lascia intendere che apparirà sempre meno nei talk. Annunciati nuovi impegni televisivi per il 2026 e una scelta netta: partecipare solo a programmi dove può controllare rigorosamente contenuti e metodo.


L’assenza a Ore 14 sera e il silenzio che aveva fatto discutere

L’assenza di Roberta Bruzzone nella puntata del 27 novembre di Ore 14 sera, il talk di approfondimento serale condotto da Milo Infante su Rai 2, aveva attirato l’attenzione dei telespettatori. La criminologa era da tempo presenza stabile della trasmissione e l’improvvisa mancata partecipazione aveva fatto rumore, anche perché era arrivata dopo il vivace confronto sul caso Garlasco avvenuto nella puntata pomeridiana di Ore 14.

A distanza di poche ore, la mancata presenza di Bruzzone anche nella puntata di Ore 14 del 28 novembre ha ulteriormente alimentato i sospetti di un cambio di rotta nei suoi impegni televisivi, suggerendo che la criminologa potrebbe non tornare più con la stessa frequenza nel programma di Infante.


Il messaggio social: ringraziamenti, ascolti record e un’indicazione chiara sul futuro

Poco dopo la puntata, Roberta Bruzzone ha condiviso sui social un lungo post nel quale ha commentato gli ottimi ascolti di Nella mente di Narciso, la trasmissione dedicata alla psicologia e alla criminologia che va in onda in tarda serata su Rai 2.

Il suo intervento è stato, allo stesso tempo, un ringraziamento e una dichiarazione d’intenti:

“Grazie. Di cuore. Ogni volta che arrivano i dati di ascolto, ogni volta che leggo i vostri messaggi… mi ricordate perché faccio quello che faccio e come e dove scelgo di farlo.”

La criminologa ha poi ribadito la natura rigorosa del programma:

Nella Mente di Narciso non è un programma ‘costruito’. Sono bandite le opinioni prive di fondamento scientifico. È un lavoro rigoroso, tecnico, fondato su dati verificabili, su un linguaggio chiaro ma mai semplificato.”

E ha aggiunto una vera e propria dichiarazione di metodo:

“È la mia promessa: lealtà, verità, metodo. Sempre.”


“Apparirò solo dove posso controllare qualità e affidabilità dei contenuti”

Il passaggio più significativo del post riguarda però i suoi impegni futuri. Bruzzone ha annunciato che il 2026 sarà un anno denso di nuovi progetti televisivi, ai quali ha scelto di dedicarsi in modo prioritario.

La criminologa ha spiegato di aver maturato una scelta precisa:

“Ho deciso di impegnarmi solo in spazi dove ho il pieno controllo sui contenuti, sulla loro affidabilità, sulla loro qualità scientifica. Giunti a questo punto della mia carriera, ritengo doveroso concentrarmi su ciò che davvero merita di essere divulgato: informazione corretta, strumenti utili, analisi serie.

Una frase che molti hanno interpretato come una chiara indicazione del perché le sue apparizioni nei talk show potrebbero ridursi sensibilmente.

Nelle ultime settimane la sua presenza a La vita in diretta si era già diradata per motivi professionali. All’inizio dell’autunno era ricomparsa anche a Quarto Grado, su Rete 4, ma si era trattato di un’apparizione isolata: Bruzzone non è più tornata in studio dopo quella serata.


Una scelta professionale netta dopo giorni di tensione

Anche se nel post non viene fatto alcun riferimento diretto all’acceso scambio sul caso Garlasco con Milo Infante, molti osservatori sottolineano che il timing della sua assenza e la natura del messaggio pubblicato potrebbero non essere casuali.

Il suo lungo ringraziamento si conclude con parole che suonano come una chiusura di un ciclo e l’apertura di un nuovo percorso:

“Il lavoro è tantissimo e la voglia di farlo al meglio è ancora di più. Grazie per la fiducia, per l’attenzione, per l’affetto. Avanti, insieme. Sempre.”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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