Padre e figlio di 8 anni hanno perso la vita in un terribile incidente sull'A1Padre e figlio di 8 anni hanno perso la vita in un terribile incidente sull'A1

Il tragico impatto tra Anagni e Ferentino

Rientravano da Vicenza dove a breve avrebbero iniziato una nuova vita, dopo tanti sacrifici. Un lavoro sicuro da operatore socio-sanitario, un attestato ottenuto con impegno e tenacia, una casa scelta con cura per ricominciare. Invece il sogno si è infranto sull’asfalto dell’autostrada A1, nel tratto tra Anagni e Ferentino, nel cuore della provincia di Frosinone.

È qui, al chilometro 615 in direzione sud, che una famiglia di origine nigeriana è stata coinvolta in un terribile incidente stradale. Erano le 15:30 di sabato 3 maggio quando la loro Ford Fiesta grigia, su cui viaggiavano, è stata tamponata con violenza da un Suv Volvo blu scuro. Le cause dell’impatto sono ancora al vaglio della Polizia Stradale di Frosinone: non si esclude che all’origine ci sia lo scoppio di uno pneumatico.

Da giugno Inya Christopher Nwachi avrebbe iniziato a lavorare come operatore socio-sanitario

L’impatto ha avuto esiti devastanti. A perdere la vita sul colpo sono stati Inya Christopher Nwachi, 40 anni, e il figlio di otto anni, Inya Christopher Junior. Sopravvissute, ma in condizioni gravi, la moglie dell’uomo, anch’essa quarantenne, e l’altra figlia della coppia, una bambina di cinque anni. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale San Camillo di Roma: la prognosi è riservata. Anche la piccola è stata elitrasportata d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù della capitale.

A evitare che la tragedia si trasformasse in strage è stato l’intervento provvidenziale del conducente di un autoarticolato della società Iannotta. L’uomo, giunto pochi secondi dopo l’incidente, ha avuto la prontezza di mettersi di traverso occupando tutte e tre le corsie, facendo da scudo ai mezzi incidentati e impedendo che altri veicoli sopraggiungessero a tutta velocità travolgendo i feriti.

I primi soccorsi sono arrivati da alcuni automobilisti di passaggio. Pochi minuti dopo, sul posto sono giunti i sanitari del 118, la Polizia Stradale e i Vigili del Fuoco. Per consentire le operazioni di soccorso, il tratto autostradale è stato chiuso, provocando lunghe code: sei chilometri in direzione sud e due verso nord. La circolazione è poi tornata regolare in serata.

Sotto choc la comunità di Cervaro

Inya Christopher Nwachi si era trasferito nel sud della provincia di Frosinone anni fa. Viveva a Cervaro, dove lavorava in una pizzeria e, nel tempo libero, frequentava un corso per ottenere l’attestato da OSS. Aveva coronato quel sogno con il sudore e la dedizione: a giugno avrebbe iniziato a lavorare come operatore socio-sanitario a Vicenza.

«È una tragedia che colpisce profondamente tutta la nostra comunità», ha commentato con voce commossa il sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco. «Era una famiglia ben integrata, conosciuta e stimata. Come Comune saremo al fianco della signora e della bambina in ogni modo possibile».

Da un sogno italiano che stava finalmente prendendo forma, la famiglia si ritrova ora a vivere un incubo. Un destino crudele ha spezzato la loro rinascita sul più bello, a pochi chilometri da quella nuova casa dove speravano di scrivere il prossimo capitolo della loro vita.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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