La tragedia durante le vacanze in Sardegna
Non ce l’ha fatta piccolo Nadir, 4 anni, di origine romena che era in vacanza con i genitori a Olmedo, in provincia di Sassari. Il suo cuoricino ha smesso di battere al Gemelli di Roma, dove era stato trasferito, dopo 5 giorni di agonia. Mercoledì 6 agosto, mentre padre e madre riposavano, sarebbe uscito di casa ed entrato nell’auto di famiglia parcheggiata al sole.
Le temperature all’interno dell’abitacolo avrebbero rapidamente superato i 50 gradi, provocando un colpo di calore fatale.
I soccorsi e il ricovero
I genitori, accortisi della sua assenza, lo hanno ritrovato privo di sensi e hanno subito allertato i soccorsi. Il 118 è intervenuto rapidamente, trasportandolo in gravissime condizioni all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.
Nonostante le cure immediate, le sue condizioni sono peggiorate. Due giorni dopo è stato trasferito in elisoccorso al Policlinico Gemelli di Roma, dove è stato ricoverato in terapia intensiva pediatrica.
La battaglia dei medici e il decesso
I medici del Gemelli hanno fatto il possibile per salvargli la vita, ma il danno cerebrale causato dall’ipertermia era ormai irreversibile. La mattina di lunedì 11 agosto Nadir è morto, lasciando un’intera comunità sotto shock.
L’indagine della Procura
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Nadir avrebbe agito senza che i genitori se ne accorgessero, entrando in un’auto trasformata in un forno per effetto del sole estivo.
Gli inquirenti dovranno stabilire se ci siano stati comportamenti negligenti o se si sia trattato di una tragica fatalità.
Il pericolo del colpo di calore nei bambini
Il colpo di calore può essere letale in pochi minuti, soprattutto nei bambini piccoli, che hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente. Lasciare un minore in auto, anche per pochi minuti e anche con il finestrino socchiuso, è estremamente pericoloso.
Le temperature interne di un veicolo esposto al sole possono salire di 20 gradi in meno di un quarto d’ora, con conseguenze potenzialmente mortali.