Il 35enne Emanuele De Maria in fuga dopo l’accoltellamento
Un grave fatto di cronaca ha scosso Milano: all’alba, un uomo è stato accoltellato davanti all’Hotel Berna, situato in via Napo Torriani. La vittima, un 51enne di origine egiziana, si trova ora in terapia intensiva all’ospedale Niguarda, colpito da diverse coltellate a collo e torace. Il presunto aggressore, Emanuele De Maria, 35 anni, si era presentato regolarmente al lavoro presso la reception dell’hotel, nonostante la notte precedente non fosse rientrato nel carcere di Bollate, dove stava scontando una condanna per omicidio.
Dipendente dell’Hotel Berna misteriosamente scomparsa
De Maria era stato autorizzato al lavoro esterno durante il giorno, ma secondo quanto ricostruito, ha atteso il collega all’arrivo per poi assalirlo violentemente. L’uomo è attualmente in fuga e ricercato dalle forze dell’ordine. Il suo passato è inquietante: nel 2016 aveva ucciso una giovane prostituta tunisina in un hotel del casertano, reato per cui era stato condannato dopo l’arresto avvenuto nel 2018 in Germania.
Parallelamente, si segnala la misteriosa scomparsa di una dipendente dell’albergo, una donna di 51 anni originaria dello Sri Lanka. Impiegata al bar dell’hotel, la donna non si è presentata al lavoro e i familiari, non riuscendo a contattarla, ne hanno denunciato la sparizione presso la stazione dei Carabinieri di Cinisello Balsamo. Al momento non è chiaro se la sua scomparsa sia collegata all’aggressione, ma gli investigatori non escludono alcuna ipotesi.
Si indaga su un possibile collegamento
Le indagini si concentrano quindi su un possibile nesso tra i due episodi. Sia la donna scomparsa che la vittima lavoravano presso la stessa struttura ricettiva a Milano e avevano rapporti professionali con De Maria. Le forze dell’ordine stanno passando al vaglio ogni elemento utile per chiarire la dinamica e il movente dell’aggressione, ma soprattutto per fare luce sull’improvvisa sparizione della collega.
Una vicenda dai contorni oscuri che apre interrogativi anche sulla gestione dei permessi lavorativi per i detenuti: com’è stato possibile che un uomo condannato per omicidio potesse lavorare in una struttura aperta al pubblico senza adeguata sorveglianza?