Due vite spezzate in un appartamento di via Trento
Una drammatica scoperta ha scosso Savigliano, in provincia di Cuneo: Rosanna Asteggiano, 72 anni, e suo figlio Domenico Mana, 40 anni, sono stati trovati senza vita nel loro appartamento, in via Trento. La segnalazione è partita da un vicino, allarmato dal forte odore di gas, la sera di giovedì 5 giugno.
Prime ipotesi: omicidio-suicidio o tragedia familiare?
Secondo i primi rilievi, la madre potrebbe essere morta prima del figlio, ma solo l’autopsia chiarirà le cause. Domenico sarebbe deceduto per inalazione di gas, forse suicida. Gli inquirenti non escludono alcuna pista: dal gesto disperato alla morte naturale della donna, seguita da una reazione estrema del figlio.
Una vita di difficoltà e fragilità
Rosanna, vedova da anni, viveva con la pensione. Il figlio svolgeva lavori saltuari. Non si esclude che tra i due ci fossero difficoltà relazionali. I carabinieri hanno posto sotto sequestro l’appartamento e le salme sono ora all’obitorio per l’esame autoptico.
L’autopsia e il grande dolore del passato
I decessi risalirebbero a diversi giorni fa. Solo l’autopsia, già disposta dalla Procura, chiarirà tempi e cause. Intanto, l’intera comunità di Savigliano resta sconvolta, in attesa di capire se dietro la tragedia ci siano ragioni psicologiche, economiche o relazionali.
Madre e figlio vivevano insieme in quell’appartamento. Il padre, ex custode della sede centrale della Cassa di Risparmio di Savigliano, era morto diversi anni fa. Il fratello di Domenico, invece, si era tolto la vita quattro anni fa, anch’egli con il gas. Negli ultimi tempi, stando al racconto di alcuni conoscenti, la donna non godeva di buona salute, ed era il figlio Domenico ad occuparsi della spese e delle faccende domestiche.