Guma ha chiarito che Ana Maria Andrei non era la cugina ma l’ex compagna
Emergono dettagli inquietanti dall’interrogatorio di Guma Ionut Cristi, l’uomo che lo scorso 6 giugno ha aggredito Vasile Frumuzache nel carcere in cui sono detenuti.
Durante il faccia a faccia con il pubblico ministero, Guma ha raccontato i momenti precedenti all’aggressione, spiegando che Ana Maria Andrei, scomparsa nel luglio 2024, non era sua cugina, bensì la sua ex compagna. In quel confronto teso, Guma avrebbe incalzato Vasile, accusandolo:
“Ma ti rendi conto? Ne hai ammazzate due. Una era mia cugina.”
La risposta glaciale di Vasile ha scatenato l’ira dell’aggressore:
“Che cazzo me ne frega a me, ce ne sono altre da trovare.”
Parole che lasciano intendere la possibilità di ulteriori vittime.
L’aggressione in cella: olio bollente e zucchero
Accecato dalla rabbia, Guma si sarebbe quindi diretto nella propria cella, dove ha preparato una miscela di olio bollente e zucchero, simile a caramello, con l’intento di colpire Vasile. Tornato nella cella dell’uomo, gli ha rovesciato la sostanza sul volto, ferendolo gravemente.
A testimoniare l’intera scena un altro detenuto, anch’egli romeno, presente in quel momento nella cella.
Le indagini: ipotesi di ulteriori vittime
Il racconto di Guma apre scenari inquietanti per gli investigatori, che ora stanno verificando se le parole di Vasile possano indicare la presenza di altre vittime finora sconosciute.
L’avvocato Katia Giachino, legale di Guma, ha confermato all’Adnkronos il contenuto dell’interrogatorio, sottolineando come l’intero episodio sia frutto di un’esplosione emotiva legata al dolore per la scomparsa di Ana Maria.