Diego Olimpiade morto nell'esplosione a Torre del GrecoDiego Olimpiade morto nell'esplosione a Torre del Greco

Un boato, un crollo e la corsa in ospedale

Una tragedia sconvolgente ha colpito Torre del Greco: Diego Olimpiade, 64 anni, è morto in seguito a un’esplosione che ha provocato il crollo parziale di un edificio in largo Benigno. L’uomo era stato soccorso e trasportato in ospedale, ma le sue condizioni sono peggiorate nel corso della giornata.

Il sospetto di una fuga di gas o gesto estremo

L’esplosione è avvenuta intorno alle 12:40 di giovedì 3 luglio in un appartamento vicino al porto cittadino. I vigili del fuoco sono riusciti a estrarre Diego vivo dalle macerie. Dopo un primo ricovero all’ospedale Maresca, è stato trasferito d’urgenza all’ospedale del Mare di Napoli, dove è deceduto nel tardo pomeriggio. Secondo le prime ricostruzioni, all’origine della deflagrazione potrebbe esserci una fuga di gas. Tuttavia, gli investigatori non escludono l’ipotesi del gesto volontario, avvalorata dal ritrovamento di una bombola con sfiatatoio aperto.

Inchiesta aperta e sequestro dell’area

La Procura di Torre Annunziata, con il pm Marianna Ricci, ha aperto un’inchiesta e disposto il sequestro dell’area e dell’intero edificio. Sarà l’autopsia a fornire ulteriori elementi utili. Il prefetto Michele di Bari ha convocato d’urgenza il Centro Coordinamento Soccorsi per monitorare l’evoluzione della vicenda.

Una morte che lascia interrogativi

Diego Olimpiade era conosciuto nella zona, ma restano ancora tanti interrogativi sulle dinamiche dell’esplosione. Le autorità mantengono il massimo riserbo. In attesa di ulteriori sviluppi, l’intera comunità di Torre del Greco si stringe nel dolore.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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