Non ce l’ha fatta Samuele Privitera, il giovane ciclista di appena 19 anni coinvolto ieri in un drammatico incidente nel corso della prima tappa del Giro della Valle d’Aosta, a Pontey, nel tratto di discesa a circa 35 chilometri dall’arrivo ad Aosta. Una tragedia che ha scosso non solo il mondo del ciclismo, ma l’intero sport giovanile italiano.
Secondo le prime ricostruzioni, Samuele sarebbe stato sbalzato da un dosso mentre il gruppo viaggiava a circa 70 km/h. Nell’impatto ha perso il casco ed è finito con violenza contro lo spigolo di una ringhiera di ferro. Le sue condizioni sono apparse subito disperate: trauma cranico severo, arresto cardiaco, corsa contro il tempo per stabilizzarlo. Non è stata confermata l’ipotesi dell’incidente provocata dal malore.
Samuele Privitera è morto poche ore dopo il ricovero
Subito soccorso dal personale sanitario al seguito della corsa, Samuele Privitera è stato trasportato all’ospedale di Aosta in prognosi riservata. In serata, dopo ore di lotta, il cuore del giovane atleta ha smesso di battere. Accanto a lui c’erano i familiari, accorsi immediatamente dopo la notizia dell’incidente. L’ospedale ha fatto tutto il possibile per salvarlo, ma le ferite riportate si sono rivelate purtroppo incompatibili con la vita.
Nel violento impatto è rimasto coinvolto anche un altro corridore, che ha riportato la frattura della clavicola.
Un giovane dal talento puro: il suo amore per la salita
Samuele, tesserato per il team Solme Olmo, era una promessa del ciclismo italiano. Aveva già partecipato a eventi prestigiosi come la Settimana Internazionale Coppi e Bartali e, a inizio anno, aveva sfiorato la vittoria nella prima tappa dell’Istrian Spring Trophy.
Amava le salite, si ispirava a corridori come Alejandro Valverde. Nel 2015, da ragazzino, aveva ricevuto un guanto in regalo da Alberto Contador, un simbolo del sogno che stava costruendo. Samuele era fidanzato con Vittoria Grassi, anche lei ciclista e impegnata in questi giorni agli Europei giovanili su pista in Portogallo.
Il Giro si ferma: annullata la seconda tappa, silenzio al Tour
La notizia della morte di Samuele ha scosso profondamente il gruppo, gli organizzatori e l’intera comunità ciclistica. La Società Ciclistica Valdostana, in una nota ufficiale, ha espresso il proprio cordoglio e ha annunciato che la seconda tappa in programma a Passy è stata annullata. La corsa riprenderà solo venerdì 18 luglio, con la tappa Pré Saint Didier–Colle del Gran San Bernardo, che sarà preceduta da un momento di raccoglimento.
Il tratto iniziale della tappa sarà neutralizzato in memoria di Samuele. Fino al termine della manifestazione tutte le cerimonie protocollari, comprese le premiazioni, sono annullate. Il comitato organizzatore ha inoltre lasciato libertà di scelta alle squadre se proseguire o meno la corsa.
Un minuto di silenzio anche al Tour de France
Il cordoglio ha superato i confini della Valle d’Aosta. Anche il Tour de France ha deciso di onorare la memoria di Samuele con un minuto di raccoglimento prima della partenza della tappa del 17 luglio. Un gesto che testimonia quanto il ciclismo, a ogni livello, sia una grande famiglia.