L’incidente che ha sconvolto Waterloo
Un gesto che doveva essere banale si è trasformato in una tragedia familiare. A Waterloo, Illinois, il 21 luglio scorso, David A. Schultheis, 34 anni, ha sparato con una pistola contro un avvoltoio entrato in un edificio. Il proiettile ha attraversato l’animale e una finestra, finendo per colpire la figlia Emma, 14 anni, che si trovava all’esterno.
La giovane è stata subito soccorsa, con tentativi disperati di rianimazione cardiopolmonare, ma trasportata in ospedale a St. Louis è stata dichiarata morta.
Le accuse contro il padre e una seconda persona
Il 2 settembre, a seguito delle indagini del Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Monroe, David Schultheis è stato incriminato per sparo sconsiderato. Non si tratta di omicidio volontario, ma di una condotta giudicata gravemente irresponsabile.
Accanto a lui è coinvolta Karen A. Schwarze, 58 anni, accusata di occultamento di omicidio e ostruzione alla giustizia. Secondo le autorità, avrebbe in qualche modo ostacolato la ricostruzione dei fatti. “La signora Schwarze ha tentato di convincere altri a non parlare con gli agenti delle forze dell’ordine durante le prime fasi dell’indagine” – hanno affermato gli agenti.
David, intanto, si è consegnato spontaneamente al carcere della Contea di Monroe: è stato processato e rilasciato in attesa del procedimento. Schwarze invece deve ancora costituirsi.
Le parole dello sceriffo
“Non ci sono parole che possano esprimere il dolore per una morte così assurda” – si legge nella nota ufficiale. “La perdita di un figlio, in qualsiasi circostanza, è devastante. Il nostro dovere è far luce sui fatti con integrità”.
Le indagini proseguono, ma resta lo sgomento per un episodio che molti definiscono “tragicamente evitabile”. Emma tra sei giorni avrebbe festeggiato il quindicesimo compleanno.