La diagnosi che ha cambiato tutto, lutto a San Donà di Piave
Era giugno 2024 quando la vita della famiglia Del Prete di San Donà di Piave è stata travolta da una notizia che nessun genitore dovrebbe mai ricevere. Dopo settimane di mal di testa sempre più frequenti, gli esami clinici hanno rivelato che il piccolo Mattia, di appena otto anni, soffriva di un tumore al cervello inoperabile.
I medici sono stati chiari: le aspettative di vita si misuravano in pochi mesi, dai 12 ai 18. Per Valeria, operatore socio-sanitario presso la Casa di Cura Rizzola, e per Gabriele, autista in servizio presso l’azienda di trasporti Atvo dal 2015, il mondo si è fermato. Ma nonostante il dolore, entrambi hanno deciso di lottare con tutte le forze al fianco del loro bambino che dopo una lunga battaglia è deceduto nelle scorse ore.
L’amore senza resa di mamma e papà
Valeria, raccontano le colleghe, non si è mai arresa. Ha consultato medici, cercato esperti in tutta Italia, interrogato neurochirurghi per valutare ogni possibile spiraglio di speranza. “Non ci ha mai dato l’impressione di arrendersi, nemmeno una volta” – hanno dichiarato le infermiere del Rizzola.
Anche Gabriele ha vissuto mesi difficilissimi, diviso tra il lavoro e l’assistenza continua al figlio. Ma non è mai stato lasciato solo: i colleghi dell’Atvo si sono mobilitati con un gesto di straordinaria umanità, donando complessivamente 623 giornate di ferie per permettergli di rimanere accanto a Mattia fino all’ultimo respiro.
La solidarietà che commuove
Il gesto dei colleghi di Gabriele Del Prete ha fatto il giro della comunità e dei media locali. C’era chi donava due o tre giorni, chi dieci. Tutti volevano che non dovesse scegliere tra il lavoro e la possibilità di stringere il proprio bambino.
“In momenti come questi le parole rischiano di sembrare vuote, ma resta la testimonianza concreta dei colleghi” – ha commentato il presidente di Atvo, Stefano Cerchier. “Con la loro generosità hanno dimostrato uno spirito di umanità e fratellanza che va oltre il lavoro”.
Un gesto che resterà scolpito nella memoria della famiglia Del Prete, insieme al ricordo dell’amore che ha circondato Mattia.
La lotta di un bambino coraggioso
Nonostante la malattia, Mattia ha affrontato ogni giorno con coraggio e con la forza che solo i bambini sanno avere. Accanto a lui, sempre, mamma Valeria, papà Gabriele e il fratellino più piccolo Samuele, che hanno riempito i suoi ultimi mesi di carezze, giochi e sorrisi.
La famiglia ha scelto di vivere ogni giorno come un dono, trasformando il tempo rimasto in momenti preziosi, di vicinanza e amore. Mattia si è spento lunedì 8 settembre all’ospedale pediatrico di Padova, lasciando un vuoto enorme ma anche un ricordo luminoso.
L’abbraccio della comunità
La notizia della morte del piccolo ha scosso profondamente non solo San Donà e la comunità di Atvo, ma anche la Casa di Cura Rizzola, dove lavorava Valeria. “In questo periodo doloroso ci ha insegnato cosa significa avere forza e non arrendersi mai, nemmeno davanti all’impossibile” – hanno dichiarato le colleghe.
L’ultimo saluto a Mattia si terrà giovedì 11 settembre alle ore 10.00 nella chiesa di San Pio X di San Donà di Piave, dove genitori, amici, colleghi e conoscenti si stringeranno attorno alla famiglia.
Il ricordo che resta
Mattia lascia un insegnamento profondo: che anche nei momenti più bui, la solidarietà può illuminare il cammino. Il suo sorriso, la dolcezza dei suoi otto anni e la sua capacità di resistere rimarranno impressi in chi lo ha conosciuto.
Per i suoi genitori, resta il dolore immenso di una perdita insopportabile, ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile, e di aver donato al figlio ogni istante d’amore fino all’ultimo.