Vittorio Sgarbi e la figlia EvelinaVittorio Sgarbi e la figlia Evelina

L’udienza imminente e l’istanza della figlia

C’è un alone di tensione attorno a Vittorio Sgarbi in vista dell’udienza fissata al Tribunale civile di Roma il 28 ottobre prossimo. La figlia Evelina ha presentato un’istanza, convinta che il celebre critico d’arte abbia bisogno di un amministratore di sostegno. Sgarbi, in un’intervista al Corriere della Sera, non nasconde la propria amarezza: “Certo che sì, anche se questa vicenda mi amareggia molto”, confessa.

Il critico d’arte affronta la situazione con la franchezza che lo contraddistingue, chiarendo subito che sarà presente all’udienza e ribadendo di stare bene così com’è, nonostante le preoccupazioni della figlia.

La relazione con Evelina e il passato conflittuale

La vicenda non nasce dal nulla. Tre anni fa, Sgarbi si era arrabbiato con Evelina per il rifiuto di partecipare al Grande Fratello Vip, rinunciando a un cachet di 100mila euro che, secondo lui, avrebbe potuto risolvere alcune esigenze economiche della figlia. “Mi arrabbiai molto con lei perché aveva rifiutato la partecipazione al Grande Fratello Vip, rinunciando a 100 mila euro. Con quel cachet avrebbe potuto permettersela, la borsa, non pretenderla da me”, racconta facendo riferimento ad un regalo da 2800 euro.

Il critico sottolinea come, a suo avviso, Evelina tenda a preferire scorciatoie invece di darsi da fare seriamente, e come l’iniziativa dell’amministratore di sostegno rientri in questa visione del mondo. L’intervista rivela anche la natura delle dinamiche familiari, tra affetto, dissapori e momenti di forte tensione.

La ripresa dopo la malattia e il ruolo di Sabrina Colle

Sgarbi parla poi del periodo più difficile degli ultimi sei mesi, segnato da un ricovero al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una forte depressione. “Lentamente mi sto riprendendo, la mia medicina è stata soprattutto Sabrina”, confessa, riferendosi alla compagna dal 1997. La dolcezza e la vicinanza di Sabrina Colle lo hanno aiutato a uscire dal tunnel della malattia.

In questo contesto, Sgarbi annuncia anche un passo importante nella sua vita privata: il matrimonio con Sabrina, previsto “subito, appena possibile”. Un gesto che testimonia come, nonostante le difficoltà familiari e le tensioni giudiziarie, il critico stia cercando di costruire stabilità affettiva e serenità personale.

L’incontro in tribunale e le prime parole alla figlia

Alla domanda su cosa dirà a Evelina durante l’udienza, Sgarbi risponde con ironia e amarezza: “Beh, le chiederò se vuole per caso un’altra borsa di Dior oppure qualche altra suppellettile in regalo”. Un commento che ricorda le precedenti vicende economiche e il conflitto generazionale con la figlia, ma che mette anche in luce la capacità del critico di stemperare la tensione con una punta di sarcasmo.

L’intervista rivela un Sgarbi offeso e addolorato, ma determinato a tutelare la propria autonomia e dignità. Nonostante la controversia legale e la richiesta di un amministratore di sostegno, il critico ribadisce il proprio benessere psicologico e la volontà di partecipare attivamente alla vita familiare e professionale.

Una storia di vita e di resilienza

Il racconto di Sgarbi offre uno spaccato intenso della sua vita recente: tra la gestione della propria salute, le tensioni familiari e la preparazione a un matrimonio imminente, il critico mostra resilienza e determinazione. La vicenda con Evelina rimane una ferita aperta, ma l’intervista mette in evidenza come, attraverso il dialogo e la presenza di affetti solidi, Sgarbi stia ritrovando equilibrio e serenità.

Il 28 ottobre a Roma sarà una giornata cruciale, non solo per l’aspetto legale, ma anche per la possibilità di affrontare e chiarire i rapporti familiari, con la speranza di ricostruire un dialogo che, finora, è stato segnato da incomprensioni e contrasti.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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