Tre persone sono morte in un incendio a CornaredoTre persone sono morte in un incendio a Cornaredo

Chi sono le vittime dell’incendio di Cornaredo

Una tragedia silenziosa ha colpito nella notte il comune di Cornaredo, alle porte di Milano. A perdere la vita sono stati Benito Laria, 88 anni, la moglie Carmela Greco, 82, e il figlio Carlo Laria, 55 anni. La famiglia abitava in un appartamento al primo piano di una palazzina in via Cairoli, dove il rogo è divampato poco dopo la mezzanotte.

La coppia, molto conosciuta nel quartiere, viveva con il figlio Carlo, mentre gli altri due figli — un maschio e una femmina — risiedono in altre abitazioni. La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente, gettando nello sconforto l’intera comunità.


Come è divampato l’incendio?

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Corsico e dei vigili del fuoco del comando provinciale di Milano, le fiamme sarebbero partite proprio dalla camera del figlio Carlo. Le cause restano da accertare, ma l’ipotesi più probabile è quella di un guasto accidentale, forse un cortocircuito o una stufa malfunzionante. Nelle ultime ore è spuntato l’ipotesi dell’uso di un accelerante che farebbe pensare ad un incendio appiccato volontariamente.

Benito Laria, svegliato dal crepitio del fuoco e dal fumo, avrebbe aperto la porta della stanza del figlio trovandosi davanti una scena terribile: il 55enne era già avvolto dalle fiamme. A quel punto l’uomo è corso fuori dall’appartamento, sul pianerottolo, chiedendo aiuto ai vicini e ai passanti.


“È rientrato per salvare la moglie”

Una testimone, ancora scossa, ha raccontato ai cronisti di aver visto l’anziano rientrare nell’abitazione in fiamme:

“Gridava di chiamare i soccorsi, poi è tornato dentro per salvare la moglie, che non riusciva a muoversi. Purtroppo non è più uscito.”

La signora Carmela, infatti, aveva problemi di deambulazione e non era in grado di lasciare il letto da sola. Benito è morto nel tentativo di portarla via, soffocato dal fumo e travolto dal calore.


I soccorsi e le indagini

Sul posto sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco, ambulanze del 118 e i carabinieri di Corsico, che hanno evacuato l’intero stabile. Le operazioni di spegnimento sono durate ore.
All’alba, i vigili del fuoco hanno trovato i corpi delle tre vittime nell’appartamento distrutto.

Il pubblico ministero di Milano ha disposto il sequestro dell’abitazione e incaricato il Nucleo Investigativo Antincendi della Direzione Regionale Lombardia di eseguire i rilievi tecnici per chiarire l’origine del rogo.


Cornaredo sotto shock: “Una famiglia tranquilla”

Il sindaco Corrado D’Urbano, presente sul posto fin dalle prime ore del mattino, ha espresso il cordoglio dell’amministrazione:

“In Comune non risultano problematiche segnalate ai servizi sociali. Era una famiglia riservata, stimata da tutti. Piangiamo tre vittime e siamo vicini ai figli superstiti.”

Il primo cittadino ha inoltre spiegato che tutta la palazzina di sei piani è stata dichiarata temporaneamente inagibile, in attesa delle verifiche statiche. “Ci sono 17 famiglie sfollate — ha aggiunto — che abbiamo sistemato nella struttura polivalente del Comune. Speriamo possano rientrare presto nelle loro case.”

Cinquanta persone sono state evacuate
Cinquanta persone sono state evacuate

Palazzina inagibile e danni ingenti

Guardando la facciata dell’edificio, annerita dal fumo, si intuisce la violenza delle fiamme. I danni non riguardano solo l’appartamento della famiglia Laria, ma anche altri locali del condominio. La Protezione civile e i vigili del fuoco presidiano ancora la zona per assistere i cinquanta residenti evacuati durante la notte.

L’indagine dovrà stabilire non solo l’origine del rogo, ma anche se ci siano state anomalie negli impianti o negli allarmi. Al momento, tuttavia, non emergono elementi che facciano pensare a cause dolose.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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