Cosa è successo a Barbara Castellani all’Infernetto
«Sono ricoverata in ospedale da due giorni e rischio un’emorragia interna, il pezzo di vetro è ancora nel mio intestino. Oltre la paura c’è tanta rabbia: il locale dove ho comprato la porzione di lasagne deve chiudere». Così racconta Barbara Castellani, giornalista e PR romana, l’incubo vissuto insieme alla figlia 23enne, studentessa universitaria, dopo aver acquistato un pranzo in una pizzeria-rosticceria del quartiere Infernetto, nella periferia sud della Capitale. Su Facebook ha condiviso un post in cui si mostra una flebo in ospedale, poi ha ricostruito l’accaduto nell’intervista a concessa a Il Messaggero.
L’allarme è scattato durante il pasto. La giornalista era distratta dal cellulare quando ha sentito qualcosa di strano nel cibo. «Pensavo fosse un condimento», spiega, «ma mia figlia ha notato un pezzo di vetro verde e ha evitato di ingerirlo». Subito madre e figlia hanno chiamato le forze dell’ordine e raggiunto l’ospedale, dove i medici hanno confermato la presenza di frammenti di vetro nel tratto digestivo della donna, rendendo necessario il ricovero immediato.
Quali sono le conseguenze per la giornalista?
Barbara Castellani è sotto stretto monitoraggio medico. I sanitari dell’ospedale Grassi di Ostia hanno spiegato che, se la situazione non migliorerà, sarà necessario un delicato intervento chirurgico per evitare un’emorragia interna. La figlia, invece, è in buone condizioni, ma dovrà effettuare ulteriori controlli nei prossimi giorni.
«Mi sembra di vivere in un incubo», confida la giornalista. «Ho dovuto annullare tutti i miei impegni lavorativi e familiari. Non posso pensare cosa sarebbe accaduto se quelle lasagne fossero state consumate da un bambino».
Come stanno intervenendo le autorità sanitarie e i NAS?
I carabinieri della compagnia Ostia sono intervenuti immediatamente, assistendo Barbara durante la denuncia. Parallelamente, gli ispettori della ASL hanno iniziato i primi accertamenti all’interno del locale, controllando procedure di preparazione e alimenti.
Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) ha prelevato campionature della merce in vendita e ulteriori controlli sono previsti nei prossimi giorni. L’obiettivo è chiarire responsabilità e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Infernetto.
L’inchiesta
La vicenda ha già destato grande attenzione a livello locale e nazionale, anche grazie all’esclusiva de Il Messaggero, che ha seguito la denuncia e le successive indagini. L’episodio rappresenta un grave caso di contaminazione alimentare, che avrebbe potuto colpire chiunque, sottolinea Barbara Castellani.
Perché la vicenda scuote Roma e la sicurezza alimentare?
Casi come questo mettono in luce le falle nella sicurezza dei ristoranti e la necessità di vigilanza costante. Il coinvolgimento dei NAS e della ASL, insieme alla denuncia della giornalista, evidenziano l’importanza di un intervento tempestivo per tutelare la salute pubblica.

