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Accende sigaretta durante ossigenoterapia: va a fuoco ospedale di Ribera, muore 53enne

Una sigaretta accesa da un paziente, ricoverato giovedì 28 marzo, ha provocato un devastante incendio nel reparto di Medicina dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera, nell’Agrigentino, provocando la morte dello stesso paziente, un romeno di 53 anni, che durante una seduta di ossigenoterapia si è tolto la mascherina per fumare.

Costica Brustureanu si sarebbe abbassato la mascherina per fumare durante l’ossigenoterapia

La scintilla dell’accendino ha generato le fiamme e l’immediata esplosione della macchina dell’ossigeno. Per Costica Brustureanu, il nome della vittima, residente a Canicattì, non c’è stato nulla da fare: i pompieri l’hanno trovato cadavere, mentre le squadre dei vigili del fuoco evacuavano gli altri quattro ricoverati, trasportandoli nelle sale del pronto soccorso, tra fiamme e fumo che hanno invaso il reparto al primo piano del nosocomio. Il tempestivo intervento di più squadre dei pompieri, coordinati dal comando di Agrigento, ha evitato il peggio.

Le fiamme sono state spente e non ci sono altri feriti né intossicati, ma l’intero reparto è stato giudicato inagibile, mentre quello del piano superiore, dove si trova la chirurgia, è stato anch’esso evacuato per motivi precauzionali. L’ospedale, una piccola struttura, ha un limitato numero di pazienti. Il pm di turno della procura di Sciacca, che ha aperto un’inchiesta, ha disposto il sequestro dell’area interessata alle fiamme, allagata dopo l’intervento dei vigili del fuoco. L’incendio si è verificato poco prima delle 20:09 di venerdì 29 marzo. Il fumo ha invaso anche altri reparti dell’ospedale. I quattro pazienti che erano ricoverati nel reparto stanno bene, sono sotto choc, ma stanno bene. Un’ala della struttura è inagibile.

Salvati 4 pazienti, inagibile un’ala dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera

Il nosocomio è presidiato dalla polizia del commissariato di Sciacca e della questura di Agrigento e dai carabinieri di Ribera, che hanno provato a rassicurare i parenti delle persone ricoverate, che appresa la notizia, si sono precipitate in ospedale. Lo scorso 9 dicembre un altro incendio si era verificato nell’ospedale di Tivoli, alle porte di Roma, provocando tre morti e l’evacuazione di oltre duecento pazienti. Un incendio partito da un cumulo di rifiuti nel retro della struttura, a un piano interrato, prima di diffondersi all’interno. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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