Ritrovato Allen, il bambino scomparso a Ventimiglia: ‘Era immobile, non parlava. Solo dopo ho capito‘
Dopo 36 ore di paura e angoscia, si è conclusa con un lieto fine la vicenda del piccolo Allen Bernard Ganao, il bambino di cinque anni scomparso nella notte dell’11 luglio dal campeggio “Por la Mar” a Latte, frazione di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Allen è stato ritrovato vivo, seppur provato, grazie all’intervento di tre volontari della protezione civile.
Una storia che ha commosso l’Italia, e che ha messo in evidenza tutte le fragilità e la forza di una comunità intera mobilitata per un bambino speciale: Allen è infatti affetto da autismo e, come spesso accade in questi casi, la sua scomparsa è avvenuta in silenzio, senza un grido, senza un segnale.
Il ritrovamento: ‘Era tra i rovi, fermo, immobile’
È stato alle 8.48 del mattino successivo che tre volontari della protezione civile hanno trovato Allen. Lo hanno scoperto in un vallone tra sterpaglie e rovi, non lontano dalla zona del campeggio da cui era scomparso.
Dario Mattiauda, uno dei soccorritori, ha raccontato a RaiNews24 il momento del ritrovamento: “Era fermo, non si muoveva, sembrava in trance. L’abbiamo preso in braccio, lo abbiamo abbracciato e portato subito al presidio medico di Latte”. “Era difficile vederlo. Ho visto una sagoma, a 10 metri da dove eravamo, che non c’entrava nulla con la vegetazione intorno”. Una emozione forte per Mattiauda e per i suoi colleghi Edoardo Campione e Marco Trecci.
“Lo ha trovato una squadra di volontari di protezione civile, stranito ma in buone condizioni. Non abbiamo mai smesso di crederci, è stato frutto di un lavoro costante di squadra da parte di tutti: i vigili del fuoco, le forze dell’Ordine, i volontari, soccorso alpino tutti con un grande cuore”. Così a La Presse Alessandro Garibaldi, vicecomandante dei vigili del fuoco di Imperia.
Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha precisato che il bambino è stato trovato in buone condizioni, e ha potuto riabbracciare i genitori. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha seguito da vicino tutta la vicenda, contattando ogni giorno la prefettura per aggiornamenti.
Il papà di Allen: ‘Grazie a tutti’
“Grazie a tutti, è andata benissimo, molto. Grazie, vi ringrazio, grazie”. Queste le parole di Bernardo Ganao, il padre del piccolo Allen, trovato questa mattina in un casolare poco distante dal camping ‘Por la Mar’ di Latte, frazione di Ventimiglia, dal quale si era allontanato venerdì alle 19:15, facendo perdere le proprie tracce. Per circa 40 ore l’intera comunità è rimasta in apprensione mentre circa 300 tra forze dell’ordine e volontari si alternavano nelle ricerche.
L’autismo e le fughe improvvise
Il caso di Allen ha sollevato una questione spesso sottovalutata: perché un bambino autistico si allontana senza dire nulla? È una domanda che molti genitori si pongono e che merita attenzione. In situazioni di forte stimolazione sensoriale o confusione, i bambini nello spettro autistico possono cercare rifugi improvvisi o allontanarsi senza preavviso. Allen, probabilmente, ha seguito un impulso, inseguendo un rumore, un’ombra, o forse solo il bisogno di allontanarsi dal caos.
Un’onda di solidarietà e una lezione collettiva
La mobilitazione è stata massiccia: due elicotteri, droni, megafoni, canzoni registrate dalla madre che Allen riconosceva. Le ricerche sono andate avanti tutta la notte, fino al lieto fine. I volontari, i carabinieri, la protezione civile, i vicini di campeggio: tutti si sono mossi per riportare Allen a casa. Il piccolo è ora al sicuro con i genitori, ma la paura e la tensione di queste ore resteranno nella memoria collettiva della comunità.