L’aggressione nel campeggio di Porto Azzurro
Un pomeriggio di vacanza si è trasformato in un incubo per una famiglia lombarda in campeggio sull’isola d’Elba. Una bambina di soli cinque anni, originaria di Vimercate, è stata azzannata al volto da un Amstaff di proprietà di un familiare.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 14:30 di lunedì 18 agosto all’interno di un campeggio di Porto Azzurro. Secondo le prime ricostruzioni, la piccola stava giocando con il cane quando, per cause ancora in corso di accertamento, l’animale l’ha improvvisamente morsa al viso, provocandole ferite profonde al naso e alla bocca.
I soccorsi immediati
I familiari, sconvolti, hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenute le ambulanze della Misericordia e della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro, con un infermiere a bordo. La bambina è stata portata in prima battuta alla sede della Pubblica Assistenza, ma le gravi condizioni hanno reso necessario il trasferimento urgente all’ospedale di Portoferraio.
L’arrivo dell’elisoccorso Pegaso
Valutate le ferite, la centrale operativa del 118 ha attivato l’elisoccorso Pegaso 3. L’elicottero è atterrato sull’Elba e ha preso in carico la piccola paziente, trasportandola in codice rosso all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, centro di eccellenza nazionale per traumi infantili e chirurgia maxillo-facciale.
Operazione d’urgenza al Meyer
In serata, intorno alle 19:15, la bambina è stata portata in sala operatoria per un delicato intervento volto a ricostruire le lesioni provocate dal morso del cane. La prognosi resta riservata, ma i medici si sono detti fiduciosi grazie alla tempestività dei soccorsi e alle strutture specialistiche dell’ospedale fiorentino.
Una comunità sotto shock
La notizia ha rapidamente fatto il giro dell’isola, gettando sgomento tra villeggianti e residenti. Non è il primo episodio che vede protagonisti cani di razze potenti come gli Amstaff: l’episodio riaccende inevitabilmente il dibattito sulla sicurezza dei minori a contatto con questi animali, specialmente in contesti familiari.
La responsabilità dei proprietari
Secondo quanto emerso, l’Amstaff era regolarmente registrato ed era considerato parte integrante della famiglia. Non avrebbe mai dato segnali di aggressività evidenti prima di oggi. Tuttavia, l’imprevedibilità di simili episodi mette in discussione le precauzioni necessarie quando cani di razze forti vivono a stretto contatto con bambini piccoli.
Le indagini
Le autorità sanitarie e veterinarie stanno valutando la possibilità di sottoporre il cane a osservazione. Gli inquirenti ricostruiranno la dinamica dell’incidente per accertare eventuali negligenze o violazioni nelle norme di custodia.
La tragedia sfiorata a Porto Azzurro riporta al centro un tema delicato: la convivenza tra bambini e cani di razze considerate “a rischio”. Mentre la piccola lotta per guarire al Meyer, resta forte la domanda su come prevenire simili episodi e proteggere i più piccoli.