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Brusciano, litiga per il nome da dare al figlio e brucia il furgone alla suocera: corsa al lotto

La contesa sul nome del figlio è finita con una denuncia di danneggiamento seguito da incendio. Tutto nasce dal desiderio di un ventiduenne originario di Brusciano, in provincia di Napoli, di chiamare il figlio Felice, il nome del genitore, per rispettare una vecchia tradizione.

22enne di Brusciano voleva chiamare il nascituro con il nome del padre ma moglie e suocera non erano d’accordo

Moglie e suocera non erano dello stesso avviso asserendo che si trattava di un’usanza ormai superata e di voler dare un nome più moderno al nascituro. Da quel momento è nata una disputa che si è conclusa con il peggiore dei risvolti. Il futuro papà non ha voluto sentire ragioni ribadendo la sua ferma intenzione di chiamare Felice il figlio.

La questione si è fatta sempre più rovente con la suocera che ha supportato la figlia. Il ventiduenne ha invitato la congiunta a non intromettersi nella discussione ed ha minacciato di dar fuoco al suo furgone. Dalle parole si è passati ai fatti con l’uomo che ha dato fuoco al mezzo della futura nonna.

Guerra familiare per il nome Felice: il futuro papà incendia il furgone della suocera e danneggia un’altra auto

Non solo le fiamme hanno investito un’auto parcheggiata vicina al furgone appartenendo ad una casalinga estranea alla famiglia. La vettura è rimasta seriamente danneggiata con la vittima che ha presentato denuncia ai carabinieri di Brusciano.

Il ventiduenne dovrà risarcire i danni oltre a dover provare a ritrovare un’armonia familiare minata da quanto accaduto sulla scelta del nome del figlio. La notizia ha fatto il giro del piccolo comune del napoletano ed è immediatamente scattata la corsa al lotto. Il terno più giocato – ovviamente sulla ruota di Napoli – è il seguente: 9 (il figlio), 80 (il litigio con le donne) e 64 (il fuoco).

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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