Rita e Giuseppe Poggi a Quarto Grado: ‘Stasi è il condannato’
A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il dolore della sua famiglia è rimasto immutato, come se il tempo non fosse mai passato. Intervistati nel corso della trasmissione Quarto Grado, Rita e Giuseppe Poggi sono tornati a parlare del caso, e lo hanno fatto con parole nette: «Stasi è il condannato. Ci sono sentenze definitive. È lui che dovrebbe tacere».
‘É normale che ci fosse il DNA di Sempio’
Le affermazioni arrivano dopo che si è tornati a parlare, in alcuni ambienti, della possibilità che nuove analisi genetiche possano portare alla luce altre presenze sulla scena del crimine, tra cui quella del giovane Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Ma i Poggi sono categorici: «Andrea frequentava questa casa, veniva spesso. È normale che ci fosse il suo DNA».
Il padre Giuseppe rincara la dose: «Con gli ignoti non possiamo fare nulla. Ma siamo convinti che Stasi sappia chi sono. Sono ignoti per noi, ma non per lui».
‘Speriamo di non vedere più Stasi’
La riapertura anche solo ipotetica del caso non è solo una ferita per la famiglia, ma anche una miccia mediatica sempre accesa. Da anni, il caso Garlasco alimenta teorie e contro-teorie, a metà strada tra cronaca nera e cultura popolare, diventando oggetto di documentari, speciali TV e dibattiti social.
Ma per i genitori di Chiara, l’unico desiderio è uno: non incontrare mai più chi, secondo loro, è responsabile. «Speriamo di non vederlo mai più», hanno concluso.
Le loro parole sono un monito e una richiesta silenziosa: che giustizia e rispetto della memoria vadano oltre la mera ricerca dell’ennesima verità alternativa.