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Carol Maltesi, Davide Fontana ottiene l’ammissione alla giustizia riparativa: la reazione del padre

Un provvedimento destinato a far discutere. Davide Fontana ha ottenuto l’ammissione all’istituto della giustizia riparativa o giustizia rigenerativa dopo la condanna a 30 anni per l’omicidio di Carol Maltesi, uccisa a Rescaldina, nel Milanese, l’11 gennaio 2022 e il cui corpo, fatto a pezzi, fu trovato nei boschi del bresciano. 

Davide Fontana ha ottenuto l’ammissione all’istituto della giustizia riparativa: ha ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi

La Corte di Assise di Busto Arsizio si era riservata la decisione, dando ora parere favorevole per quello che è il primo caso in Italia, almeno per il reato di omicidio, dell’istituto creato con la riforma Cartabia. Sdegno e rabbia per i familiari di Carol Maltesi con l’avvocato di parte civile, Manuela Scalia, ha riferito che Fabio Maltesi, padre della vittima, non ha intenzione di contrare l’assassino della figlia. “Ho avvisato il mio assistito, che vive ad Amsterdam, della decisione della Corte. Si è detto sconvolto e schifato da una giustizia che ammette un assassino reo confesso, che ha ucciso, fatto a pezzi ed eviscerato una ragazza, di accedere ad un percorso simile”.

Carol Maltesi, il no all’ergastolo nelle motivazioni: ‘Fontana si sentì usato dalla giovane disinibita’

La restorative justice, infatti, punta sulla partecipazione attiva della vittima, del reo e della stessa comunità civile. In sostanza, anziché delegare allo Stato, sono gli stessi attori del reato a occuparsi di ovviare alle conseguenze del conflitto occupandosi della riparazione, della ricostruzione e della riconciliazione, con l’obiettivo non di punire ma di rimuovere le conseguenze del reato attraverso l’incontro tra le parti e con l’assistenza di un mediatore terzo e imparziale. “Mi sento tradita dalla giustizia. Mi auguro di non vedere mai più questo mostro. É un ingiustizia” – ha aggiunto la madre di Carol Maltesi.

Il papà di Carol Maltesi non vuole incontrare l’assassino della figlia: ‘Sono schifato’, la madre: ‘Mi sento tradita’

A richiedere l’ammissione all’istituto della giustizia riparativa o giustizia rigenerativa era stato anche Benno Neumair, ma nel suo caso i giudici hanno dato parere negativo. L’istituto è stato creato con la riforma Cartabia il 30 giugno e non è uno sconto di pena. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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