A quasi due decenni dal brutale omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, il caso torna a far parlare di sé. Nella puntata del 30 aprile 2025 di Chi l’ha visto, condotto da Federica Sciarelli, sono stati rivelati nuovi elementi che potrebbero dare una svolta alle indagini. Sotto i riflettori, ancora una volta, Andrea Sempio, già coinvolto nel caso come figura discussa e oggi nuovamente chiamato in causa. Ma la novità più rilevante è l’emergere di un terzo uomo, un certo Antonio, ex vigile del fuoco.
La madre di Andrea Sempio interrogata in caserma: malore e tensione
Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, è stata convocata nei giorni scorsi in caserma come persona informata sui fatti. Durante l’interrogatorio, qualcosa l’ha profondamente turbata: alla menzione di un nome specifico, la donna ha accusato un grave malore e ha dovuto abbandonare la caserma. Secondo l’avvocata Angela Taccia, che difende la famiglia Sempio, la donna ha avuto una violenta crisi di panico: “Era molto tesa, già provata dall’attenzione mediatica e dalle ripetute convocazioni. In più, all’arrivo è stata strattonata tra la folla”.
Chi è Antonio, il terzo uomo nelle indagini?
Durante la trasmissione è stato fatto per la prima volta il nome di un nuovo potenziale testimone: Antonio, ex vigile del fuoco di Garlasco ora in pensione. Secondo quanto riferito dall’inviato del programma, l’uomo sarebbe stato conosciuto da Daniela Ferrari circa 25 anni fa, durante un corso antincendio tenuto nella casa di riposo in cui lavorava la donna. Da allora i due non avrebbero avuto alcun contatto significativo, a parte uno scambio sporadico di auguri natalizi via SMS.
Andrea Sempio e suo padre hanno dichiarato di non conoscere quest’uomo e di non averne mai sentito parlare. Non sarebbe quindi un amico di famiglia, ma resta da chiarire perché il suo nome sia comparso ora nelle indagini, e quale ruolo possa aver avuto quel giorno del 2007.
L’alibi di Sempio: lo scontrino del parcheggio e i dubbi degli inquirenti
Il coinvolgimento di Antonio potrebbe avere implicazioni sull’alibi fornito da Andrea Sempio. Quest’ultimo ha sempre sostenuto di essere rimasto a casa fino alle 10 del mattino per poi andare in libreria, risultata chiusa, e successivamente fare visita alla nonna. Come prova, aveva mostrato uno scontrino di parcheggio. Ma secondo Antonio de Rensis, legale di Alberto Stasi — condannato in via definitiva per l’omicidio — la testimonianza dell’ex vigile del fuoco potrebbe mettere in discussione questo alibi: “Potrebbe riscrivere la storia”, ha dichiarato.
Andrea Sempio: “Mi sento vittima di pregiudizi”
Nella stessa puntata, Andrea Sempio è intervenuto raccontando il proprio stato d’animo: “Mi sento perseguitato. Ho paura perfino a uscire o a contattare amici, per non coinvolgerli”. Ha aggiunto di essere stato vittima di pregiudizio per via del suo aspetto: “Portavo i capelli lunghi e mi vestivo di scuro, forse sembravo un tipo strano, ma non ho mai avuto problemi con la giustizia”.
Un caso ancora aperto: quali verità restano da scoprire?
Nonostante le condanne definitive, il caso Poggi continua ad alimentare dubbi. Il nuovo testimone, Antonio, non risulta al momento indagato, ma secondo fonti citate da Fanpage.it, è stato sentito di recente dai Carabinieri. La sua presenza nel contesto dell’inchiesta è ancora avvolta nel mistero. Durante l’interrogatorio di Daniela Ferrari, oltre al rifiuto di rispondere ad alcune domande, gli inquirenti avrebbero insistito proprio su questo nome.
“Le forze dell’ordine sanno molto più di quanto possiamo immaginare”, ha aggiunto l’avvocato De Rensis, lasciando intendere che potrebbero esserci altri sviluppi clamorosi.
L’opinione pubblica si divide: c’è chi invoca giustizia definitiva e chi continua a chiedersi se davvero tutto sia stato detto. In attesa di conferme ufficiali, il caso Garlasco si riaffaccia nell’attualità con nuove ombre, nuovi interrogativi e la sensazione che la verità, forse, non sia stata ancora detta del tutto.