Caterina Lambiase è deceduta per complicazioni dopo un intervento per diverticoliteCaterina Lambiase è deceduta per complicazioni dopo un intervento per diverticolite

La 50enne di Fuorni era stata operata d’urgenza, disposta l’autopsia

La Procura di Salerno ha avviato un’indagine per far luce sul decesso di Caterina Lambiase, 50 anni, residente a Fuorni, quartiere del capoluogo campano. La donna è morta nella notte tra domenica 29 giugno e lunedì 30 giugno 2025, dopo essere stata sottoposta a due interventi chirurgici presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per una grave forma di diverticolite.


I fatti: due interventi in poche ore, poi la tragedia

Secondo quanto ricostruito finora, Caterina Lambiase si era recata al pronto soccorso nella mattinata di domenica per forti dolori addominali. I medici, dopo gli accertamenti diagnostici, avevano disposto un intervento d’urgenza per trattare una complicazione legata alla diverticolite.

L’operazione sembrava inizialmente riuscita. La paziente, infatti, aveva avuto contatti con i familiari subito dopo il risveglio, rassicurandoli sulle sue condizioni.

Ma nelle ore successive, la situazione si è aggravata improvvisamente. I sanitari hanno deciso di procedere con un secondo intervento chirurgico, da cui però Caterina non si è più risvegliata. È deceduta in sala operatoria nella notte.


Due medici del Ruggi indagati: l’atto dovuto per procedere con gli accertamenti

A seguito della denuncia sporta dalla famiglia della donna, assistita dall’avvocata Grazia Cirillo, la Procura di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati due medici chirurghi in servizio presso il Ruggi. Si tratta di un atto dovuto per permettere lo svolgimento di accertamenti irripetibili, come previsto dalla legge, tra cui l’autopsia.

Il pubblico ministero incaricato, Katia Cardillo, ha affidato l’esame autoptico al medico legale Nicola Maria Giorgio. L’autopsia si è tenuta lunedì pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale salernitano e sarà fondamentale per stabilire le cause esatte della morte e per valutare se vi siano state eventuali negligenze mediche.


Sequestrata la cartella clinica: al centro dell’indagine la gestione del post-operatorio

Oltre all’autopsia, la Procura ha disposto anche il sequestro della cartella clinica, contenente tutta la documentazione sanitaria relativa al ricovero, agli esami effettuati e alle due operazioni a cui Caterina Lambiase è stata sottoposta.

Il fascicolo aperto dai magistrati si basa su due denunce presentate dai parenti della donna: la prima direttamente in Questura, la seconda agli agenti della Sezione Volanti, intervenuti presso l’ospedale subito dopo il decesso.

I familiari chiedono con forza chiarezza su quanto accaduto e, soprattutto, vogliono capire se la tragedia si sarebbe potuta evitare.


Una comunità sotto shock: Caterina era molto conosciuta e stimata a Fuorni

La notizia della scomparsa di Caterina ha scosso profondamente l’intera comunità di Fuorni, dove la donna era conosciuta per la sua gentilezza e disponibilità. In tanti, sui social e nel quartiere, hanno espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia, chiedendo giustizia e verità.


Cosa succede ora: tempi dell’inchiesta e responsabilità da accertare

I risultati dell’autopsia saranno fondamentali per comprendere se ci siano state responsabilità mediche e in quale fase del percorso clinico si siano eventualmente verificate criticità: dalla diagnosi iniziale, al primo intervento, fino alla gestione del post-operatorio e del secondo intervento.

La Procura di Salerno continuerà a raccogliere testimonianze e a visionare tutta la documentazione sanitaria. Gli indagati, per ora, non sono stati raggiunti da misure cautelari: la loro posizione sarà valutata in base agli esiti delle perizie tecniche.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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