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Bimbo morto a Città della Pieve, fermata la madre: la foto choc inviata al marito

Un coltello nella borsa e una foto inviata al marito i due elementi che hanno spinto il sostituto procuratore Manuela Comodi a firmare il decreto di fermo per omicidio per la madre del piccolo Alex.

La 44enne ungherese fermata con l’accusa di omicidio

Nel pomeriggio di venerdì 1 ottobre la 44enne ungherese si è presentata in un supermercato di Città della Pieve (il Lidl di Po’ Bandino), in provincia di Perugia, con il corpicino insanguinato del bimbo. Ha adagiato il piccolo di appena due anni sulla cassa ed ha chiesto aiuto. Per Alex, che presentava diverse ferite d’arma da taglio, non c’è stato nulla da fare.

La donna aveva un coltello nella borsa

Discordanti e confusi i racconti della donna ungherese, residente in provincia di Siena. Sembra che poche ore prima fosse stata fermata a Chiusi, città di residenza, per un controllo e che il piccolo fosse ancora vivo. Nella sua borsa è stato trovato un coltello ma non è ancora stato accertato che sia stata l’arma che ha ucciso il bimbo.

La foto del bimbo insanguinato inviata al marito

Inquietante il particolare della foto del piccolo insanguinato inviata al padre attraverso un social. L’uomo, allarmato, ha immediatamente allertato le autorità.

Durante l’interrogatorio la 44enne- secondo quanto si è appreso – non avrebbe fatto ammissioni su quanto successo. La madre di Alex è stata trasferita nel braccio femminile del carcere di Capanne.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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