Elezioni Presidente della Repubblica: sarà Mattarella bis, la dignità di un uomo, la sconfitta dei partiti

La politica ammette il proprio fallimento e si rifugia nel Mattarella bis come ancora di salvataggio. A fine mandato il Capo dello Stato aveva affermato più volte che non era disponibile neanche per un mandato a termine. Confidava in una prova di maturità dei partiti ma alla fine della giostra si è assistito ad un teatrino triste, raccapricciante e che di sicuro non regala al mondo una bella immagine del Bel Paese. Il Presidente del Consiglio Draghi ha già avuto un colloquio con Sergio Mattarella e non è da escludere che l’investitura maturi nella seconda votazione di sabato 29 gennaio.

Il confronto Mattarella – Draghi dopo la notte dei lunghi coltelli

Poteva essere l’occasione per il primo Presidente della Repubblica donna ma, al di là degli annunci, non si è mai trovato la quadra per una soluzione in tal senso. Poteva essere l’occasione per dimostrare che certi schemi fossero superati in ragione del bene primario dell’Italia e che la più alta carica dello stato non dovesse essere una bandierina da piazzare per mostrare i muscoli all’avversario di turno. Da destra a sinistra non c’è stato nessun vincitore… L’elezione del Presidente della Repubblica ha segnato l’ennesima sconfitta di questa classe politica. Già, ma all’orizzonte, al di là delle coalizioni, esiste chi può dare una reale svolta in questa Italia fatta di continue contraddizioni?

Il presidente donna resta un miraggio

Il Paese si aggrappa a Sergio Mattarella che sperava di godersi la famiglia ma, vista l’inadeguatezza altrui, dovrà rimboccarsi le maniche e fare nuovamente da equilibratore in attesa delle Politiche per poi dar vita alla staffetta con Mario Draghi che si concretizzerà con due anni di ritardo con buona pace per chi sbandierava un’Italia pronta per un Presidente della Repubblica donna.