Si indaga sul feto trovato nel bango dell'ospedale piacentino SalicetoSi indaga sul feto trovato nel bango dell'ospedale piacentino Saliceto

Ritrovamento choc nel pronto soccorso di Piacenza

Un feto morto è stato rinvenuto nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 giugno all’interno di un cestino della spazzatura nei bagni pubblici del pronto soccorso dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza. Il ritrovamento, effettuato da un’addetta alle pulizie durante il suo turno all’alba, ha immediatamente allarmato il personale sanitario e le autorità.


Le prime ipotesi sulla dinamica

Secondo il direttore del presidio unico Ausl di Piacenza, dottor Franco Federici, il feto, probabilmente di sesso maschile e di carnagione chiara, avrebbe tra le 26 e le 30 settimane di gestazione. Era avvolto in una busta contenente stracci insanguinati. La donna delle pulizie, notando un peso anomalo nel sacco della spazzatura, ha deciso di aprirlo, trovando il materiale abortivo.

Sul posto sono intervenuti medici ginecologi e pediatri per verificare eventuali segni vitali, ma il feto era purtroppo già morto.  “La donna delle pulizie nel vuotare il cestino dei rifiuti in bagno ha notato che era un po’ pesante e scrupolosamente lo ha aperto, trovando materiale abortivo espulsivo In quel momento passavano un medico e un infermiere che hanno subito fatto intervenire un ginecologo e un pediatra dai reparti per verificare se il feto avesse ancora segni vitali, ma purtroppo era morto” -così Franco Federici, direttore di presidio unico dell’Ausl di Piacenza sul ritrovamento del feto.


Indagini coordinate dalla Procura di Piacenza

Immediatamente sono stati allertati i carabinieri, che hanno “congelato” la scena in attesa dell’arrivo del capo della Procura, Grazia Pradella, e del sostituto Daniela Di Girolamo. Presenti anche due medici legali per i rilievi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza e affidate al nucleo investigativo dei carabinieri.


Rilievi e ipotesi investigative

Durante i rilievi sono state individuate macchie di sangue all’esterno del bagno dell’ospedale Saliceto di Piacenza, che potrebbero indicare un possibile percorso seguito da chi ha abbandonato il feto. Tuttavia, il bagno risultava pulito e privo di liquidi corporei, portando a ipotizzare che il parto non sia avvenuto in quella sede, ma che il feto sia stato portato lì in un secondo momento.

Gli investigatori stanno verificando tutte le persone entrate in ospedale nelle 24 ore precedenti, controllando anche le immagini di videosorveglianza dentro e fuori il pronto soccorso.


L’autopsia per chiarire il caso

L’autopsia, che sarà effettuata a breve, sarà fondamentale per accertare le cause della morte del feto e per chiarire ogni dettaglio medico-legale che potrà aiutare a ricostruire la vicenda.

Il ritrovamento ha scosso profondamente non solo l’ambiente ospedaliero, ma l’intera comunità di Piacenza, in attesa di ulteriori sviluppi e di una verità completa.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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