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Filippo Turetta abbraccia i genitori in carcere: ‘Non si è sentito abbandonato’

Dopo tre settimane Filippo Turetta, in carcere a Verona per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha stretto in un abbraccio i suoi genitori, mamma Elisabetta e papà Nicola

Filippo Turetta ha incontrato mamma Elisabetta e papà Nicola nel carcere di Montorio

Ci hanno messo quattro giorni in più, l’incontro era già possibile mercoledì, per varcare – poco dopo le ore 12 di domenica 3 dicembre – il cancello dell’istituto di Montorio, attraversare la soglia, sentire le sbarre che si richiudono alle proprie spalle e guardare negli occhi quello che conoscevano come il “figlio perfetto”. Dal primo giorno il giovane, 22 anni tra pochi giorni, ha chiesto di incontrarli per chiedere perdono, per avere la certezza di non essere stato abbandonato anche da loro. 

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Le parole vanno sullo sfondo quando lo sguardo familiare torna a incrociarsi in una stanza del carcere. Un’ora, la prima di tante altre, per provare a mettere ordine in un groviglio di emozioni, per fare i conti con un ‘nuovo’ Filippo, “ma pur sempre nostro figlio”. I genitori “lo hanno abbracciato. Abbiamo fatto in modo di tutelare la loro privacy, come si fa con ogni famiglia”.

Le scuse e l’abbraccio: ‘Ha saputo di non essere solo’

“Posso solo dire che alla fine Filippo era sollevato, ha saputo di non essere stato abbandonato, di non essere solo”. C’è l’abbraccio, gli occhi lucidi, ma in quella stanza aleggiano anche domande pesanti che tormentano un padre che nel tratteggiare il suo “bravo ragazzo” aveva immaginato un finale diverso, e una madre capace, nel suo appello alla stampa, solo di ipotizzare una fuga di coppia. Ci sono due genitori che in un’intervista sostengono che “gli è scoppiata qualche vena in testa” perché increduli nell’immaginare il primogenito armato di un coltello. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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