Giorgio Serena è deceduto mentre scendeva dal ponte di Calatrava
Un malore improvviso l’ha stroncato mentre scendeva dal ponte di Calatrava, a Venezia. L’informatore scientifico Giorgio Serena, 57enne di Mogliano, stava rientrando a piedi per via dello sciopero dei vaporetti verso piazzale Roma per recuperare l’auto dopo un incontro di lavoro.
Giorgio Serena stava raggiungendo piazzale Roma dopo un incontro di lavoro quando ha accusato il malore fatale
Il malessere l’ha stroncato in pochi istanti con alcuni passanti che hanno fatto scattare immediatamente l’allarme. Sul posto è arrivato il personale del Suem 118 che gli ha praticato un massaggio cardiaco ma dopo un’ora di tentativi disperati l’uomo è stato dichiarato morto. “L’abbiamo visto cadere, alcuni hanno cercato anche di praticargli il massaggio cardiaco prima dell’arrivo dell’ambulanza” – hanno raccontato alcuni testimoni. Probabilmente è stato stroncato da un infarto fulminante.
Giorgio Serena lavorava come informatore scientifico mentre la moglie, la 46enne Valentina Poletti, come farmacista a Musile di Piave. Lascia un bambino che aveva compiuto 7 anni. Da 5 anni si occupava dei prodotti della Lo.Li.Pharma.
L’informatore scientifico lascia moglie e figlio di 7 anni, sconvolti gli amici
Sconvolto il fratello, Roberto, conosciuto per la sua attività di studio fotografico. Chi li conosce assicura che non aveva particolari problemi di salute. “Conduceva una vita assolutamente normale, senza eccessi” – hanno raccontato alcuni amici. Giorgio Serena era un grande appassionato di rugby e tifoso della squadra di Mogliano ma appena poteva andava a vedere le partite della Benetton Treviso.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
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