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Giulia Cecchettin: il vocale dello sfogo con le amiche, il giallo della pattuglia: ‘Non c’è traccia’

Mi sento in una situazione in cui vorrei che sparisse, non vorrei nessun contatto con lui. Ma mi dice che è depresso, che non vuole mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto e che pensa solo ad ammazzarsi, che vuole morire“. Così Giulia Cecchettin in un vocale inviato alle sue amiche 39 giorni prima della sua scomparsa e poi del ritrovamento del suo cadavere nei pressi del lago di Barcis, parlando di Filippo Turetta, il 22enne arrestato in Germania (e in attesa dell’estradizione attesa per domani) e dal quale si era separata ad agosto.

Giulia Cecchettin, il vocale alle amiche su Filippo Turetta: ‘Vorrei che sparisse, dice che pensa solo ad ammazzarsi’

“Non credo che lo farebbe, penso che mi dica queste cose per costringermi a stargli appiccicata, ma il rischio c’è nella mista testa. Il fatto che possa essere colpa mia mi uccide” – l’audio del vocale è stato mandato in onda durante l’edizione di ieri delle 20:00 del Tg1 e poi approfondito a Chi l’ha visto? mercoledì 22 novembre. “Non me le viene a dire queste cose come ricatto, ma suonano molto come ricatto. Dice che l’unica luce che vede nelle sue giornate sono le uscite con me o quando io gli scrivo. Io vorrei non vederlo più perché non lo sopporto più”, si ascolta nel drammatico audio.

Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta: ‘Non ho avuto il coraggio di farla finita’

“Vorrei non vederlo più, vorrei sparire dalla sua vita ma non so come farlo perché mi sento in colpa, ho paura che possa farsi del male in qualche modo”. L’autopsia sul corpo di Giulia sarà eseguita il primo dicembre, alle 9, all’Istituto di anatomia patologica della clinica universitaria di Padova. All’esame parteciperà, tra gli altri, anche l’anatomopatologo Antonello Cirnelli nominato perito della famiglia Cecchettin.

In collegamento con Chi l’ha visto, ieri sera Emanuele Compagno, legale di Filippo Turetta, ha ribadito di star valutando la richiesta di una perizia psichiatrica: “Potrebbe essere utile per verificare cosa sia successo”. “Non si deve più parlare di allontanamento volontario bensì per cause ignote. Sarà la nostra nuova battaglia” – ha detto Federica Sciarelli.

Dall’ordinanza del Gip non c’è traccia dell’intervento di pattuglie dopo l’allarme lanciato dal vicino al 112

Dall’ordinanza emerge che la sera di sabato 11 novembre i Carabinieri non inviarono una pattuglia a Vigonovo dopo l’allarme al 112 di un vicino dei Cecchettin su un litigio in corso in un parcheggio, il luogo dove ci fu la prima aggressione di Filippo a Giulia. Il particolare trova conferma in ambienti vicini all’inchiesta. Non c’è traccia dell’intervento di pattuglie rispetto a quanto scritto dal Gip nell’ordinanza.

Al 112 il testimone (ore 23:18) disse di aver sentito urlare “mi fai male”, e visto un uomo calciare una figura terra ma non riuscì a prendere la targa dell’auto. L’indagine scattò domenica 12 novembre, dopo la denuncia di scomparsa di Giulia presentata dal papà.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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