Un incendio in un edificio a Vaulx-en-Velin, comune situato nella metropoli di Lione (Francia), ha ucciso almeno dieci persone, tra cui cinque bambini, nella notte da giovedì 15 e venerdì 16 dicembre.
Il rogo si è sviluppato dopo le 3 di notte: morti 5 ragazzini tra 3 e 15 anni, sul posto 170 vigili del fuoco
Il rogo si è sviluppato intorno alle 3:12 con i vigili del fuoco del Rodano che sono stati allertati per le fiamme che si erano propagate in una palazzina di sette piani. Sono stati mobilitati 170 vigili del fuoco che sono arrivati tempestivamente sul posto che sono riusciti a domare l’incendio dopo oltre 3 ore, alle 6:30.
Terribile il bilancio finale con dieci morti tra cui 5 ragazzini di età compresa tra 3 e 15 anni. Quattro le persone che sono rimaste ferite e trasportate in ospedale per le cure del caso. Sul posto il prefetto del Rodano, Pascal Mailhos, il sindaco di Vaulx-en-Velin, Hélène Geoffroy e il pubblico ministero, Nicolas Jacquet.
Il rogo sarebbe partito dal piano terra, le esalazioni del fumo fatali alle vittime
Sconosciute le cause che hanno determinato il propagarsi delle fiamme nell’edificio di Vaulx-en-Velin: “L’incendio sarebbe partito dal piano terra per poi interessare il terzo piano della palazzina. Non possiamo ancora determinare se sia partito da un’abitazione o dalle parti comuni dello stabile” – hanno riferito i Vigili del fuoco. Secondo un primo sopralluogo le esalazioni del fumo sono state fatali alle vittime. “La risalita di fumo che si può immaginare nel vano scala ha reso particolarmente complicata l’evacuazione degli abitanti nonostante il tempestivo intervento”.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
