Franco Perlino è morto dopo 3 giorni di agoniaFranco Perlino è morto dopo 3 giorni di agonia

Franco Perlino non ce l’ha fatta

Franco Perlino, pensionato romano di 82 anni ed ex portalettere, è morto all’ospedale Dono Svizzero di Formia tre giorni dopo un’aggressione subita l’11 agosto in un parcheggio a Gaeta. Il litigio, nato per una precedenza, è degenerato in violenza. Un uomo di 46 anni della provincia di Napoli è stato rintracciato e denunciato per lesioni e omissione di soccorso; con la morte dell’anziano, l’accusa potrebbe diventare omicidio.


La lite nell’ex parcheggio Avir

Il pomeriggio di lunedì 11 agosto, intorno alle 19:30, Franco Perlino si trovava alla guida della sua auto, una Fiat Panda, e stava uscendo dal parcheggio dell’ex Avir a Gaeta. Allo stesso tempo, un 46enne della provincia di Napoli stava entrando con il proprio veicolo.

Secondo la ricostruzione della polizia, tra i due automobilisti è nato un diverbio per una precedenza non rispettata. Dalle parole si è presto passati ai gesti: il più giovane dei due sarebbe sceso dall’auto e avrebbe infranto uno dei finestrini della vettura di Perlino.


L’aggressione e la caduta

Dopo aver rotto il vetro, l’uomo avrebbe spinto l’anziano, facendolo cadere violentemente a terra. Nella caduta, Perlino ha battuto la testa, riportando un grave trauma cranico.

La scena, avvenuta in una zona frequentata e visibile dalla strada, è stata notata da alcuni passanti e automobilisti di passaggio, che hanno poi fornito preziose testimonianze agli inquirenti.


I soccorsi e il ricovero

Il pensionato è stato soccorso immediatamente e trasportato in condizioni critiche all’ospedale Dono Svizzero di Formia. I medici hanno constatato la gravità delle lesioni alla testa e lo hanno ricoverato in reparto, monitorandone costantemente le condizioni.

Nonostante gli sforzi del personale sanitario, il trauma riportato si è rivelato troppo grave. Dopo tre giorni di ricovero, nella tarda sera del 14 agosto, Franco Perlino è morto.


Le indagini e il fermo del sospettato

Grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona, la polizia è riuscita a ricostruire i movimenti dell’aggressore e a rintracciarlo. Si tratta di un 46enne originario della provincia di Napoli, già denunciato per lesioni e omissione di soccorso.

Con la morte di Perlino, il fascicolo d’indagine potrebbe essere aggiornato con l’ipotesi di reato di omicidio.


Era in vacanza con la moglie

La notizia della morte di Perlino ha suscitato sconcerto a Gaeta e nella comunità romana di cui era originario. L’82enne si trovava, come di consuetudine, in vacanza con la moglie nella località di mare. Sotto choc la consorte e i due figli. Le esequie si terranno a Fonte Nuova (Tor Lupara).

L’episodio, avvenuto per un banale diverbio stradale, riaccende il dibattito sul problema delle aggressioni legate a motivi di viabilità e sulla necessità di prevenire episodi di violenza nelle aree pubbliche.

Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza delle telecamere di sorveglianza e della collaborazione dei cittadini per ricostruire rapidamente eventi di questo tipo.

Di Renato Valdescala

Esperienza nello sport e nella cronaca locale con quotidiani salernitani dal 1990. Con il tempo si è dedicato alla cronaca estera analizzando i fatti di maggiore rilievo con spirito critico e irriverente. Si occupa anche di approfondimenti di cronaca nazionale.

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