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Riguardo l’obbligatorietà delle mascherine al chiuso dal 1° maggio sono in corso valutazioni importanti per stabilire in quali contesti sarà ancora necessario utilizzarle. Il governo nelle prossime ore sarà chiamato a valutare se seguire la strada tracciata da altri paesi europei eliminando l’obbligo in toto o, come è più probabile, mantenere una maggiore rigidità in luoghi dove si crea sovraffollamento ed in quelli ritenuti più a rischio contagio rispetto alle indicazioni della comunità scientifica e dell’Oms.

Di sicuro l’obbligo delle mascherine al chiuso dal 1° maggio persisterà sui trasporti a lunga percorrenza, negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle RSA. Le nuove norme saranno inserite sotto forma di emendamenti al decreto Covid che sarà approvato giovedì dalla Camera, per poi passare (blindato) all’approvazione finale del Senato. 

Mascherine e Green Pass, cosa cambia dal 1° maggio

Mascherine al lavoro: il Governo non è intenzionato a fare distinzioni tra pubblico e privato. In linea di massima l’obbligo, secondo quanto anticipato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, potrebbe essere prorogato di un mese per poi dare massima fiducia agli italiani ai quali verrebbe ‘fortemente raccomandato’ di utilizzarla in determinate condizioni o ambienti. “L’idea è quella di un’estate senza restrizioni”.

Trasporti. La mascherina Ffp2 rimarrà obbligatoria sul trasporto pubblico dal 1° maggio in avanti, come già annunciato dal ministro Giovannini. La stessa scelta si farà per aerei, navi e treni a lunga percorrenza.

Cinema e teatri. resterà l’obbligo delle mascherine Ffp2 con il Ministro Franceschini che ha spiegato che è un modo per fare sentire più al sicuro le persone. Si tratta di luoghi altamente a rischio in quanto la permanenza nello stesso ambiente non è breve e dove i contatti sono ‘ravvicinati’.

Stadi e palazzetti. Dal 1° maggio non sarà necessario il dispositivo di protezione allo stadio in quanto luoghi all’aperto. Diversamente resterà in vigore l’obbligo di Ffp2 per i palazzetti per alcune settimane (molti campionati sono in fase di chiusura di stagione). Per accedere agli impianti non sarà necessario il Green Pass.

Scuola. L’obbligo dovrebbe restare fino alla fine dell’anno scolastico. A settembre si potrebbe tornare in aula senza l’obbligo di dispositivo di protezione, eventualità che in ogni caso verrà discussa in una fase successiva.

Negozi. Situazione controversa visto che si tratta di luoghi in cui si può creare sovraffollamento. L’idea è quella di mantenere l’obbligo delle mascherine nei week end per i centri commerciali e di consigliarne fortemente l’utilizzo per supermercati ed attività in cui è difficile mantenere il distanziamento.

Parrucchieri ed estetisti. Anche in questo caso i contatti sono stretti e l’idea è quella mantenere l’obbligo di Ffp2 ancora per alcune settimane.

Spiagge. Non ci saranno restrizioni ed obblighi particolari in materia di distanziamento di ombrelloni e lettini. Si tornerà in buona sostanza alle misure pre Covid.

GREEN PASS. Dal 1° maggio non sarà più obbligatorio esibirlo per accedere ai posti di lavoro con l’eccezione per chi opera in ambito sanitario e, quindi, ospedali, laboratori di analisi, strutture mediche e RSA. La certificazione verde varrà come attestazione di avvenuta guarigione o di vaccinazione. “Si va verso la normalità e verso un’estate senza restrizioni e oggi ci sono queste condizioni grazie ai 52 milioni di italiani vaccinati” – ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a SkyTg24.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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