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Ha lanciato messaggi rassicuranti sui vaccini ed ha invitato gli italiani a immunizzarsi per evitare le conseguenze gravi del Covid 19. Inizialmente Matteo Bassetti aveva sostenuto con determinazione il green pass come strumento per tornare alla normalità. Successivamente l’infettivologo ha espresso dubbi su modalità e applicazione della certificazione verde fino a bocciarlo in toto per come è stato concepito.
Bassetti a Mattino 5: ‘L’Italia a fine marzo raggiungerà l’immunità di sicurezza tra vaccinati e guariti’
Concetto che ha espresso a Mattino 5 ed ha ribadito in termini ancora più eloquenti in un’intervista all’Adnkronos manifestando il proprio dissenso su una proroga al green pass così com’è oltre il 31 marzo, data in cui potrebbe cessare lo stato d’emergenza. “Sono stato un sostenitore del green pass come strumento utile per far sì che le persone si vaccinassero. Sotto quest’aspetto penso abbia assolto il suo compito. Abbiamo il 90% degli over 12 vaccinati che se li mettiamo a chi è rimasto contagiato ed è guarito probabilmente l’Italia raggiungerà l’immunità di sicurezza alla fine del mese di marzo con il 95%, forse il 97% di immunizzati.
A quel punto mi si deve spiegare a cosa serve continuare con uno strumento altamente divisivo come il green pass per tutte le attività. Converrebbe lasciarlo per chi deve prendere un aereo, deve prendere un treno a lunga percorrenza o chi deve andare a visitare un parente in ospedale ma per tutte le altre attività.
‘Un paese forte come l’Italia può permettersi anche una parte di non vaccinati’
Questo serve per mettere in maggiore sicurezza le persone vaccinate ma per gli altri usi… anche perché l’Italia è un paese turistico ed in estate rischiamo un deserto dei tartari poi se lo vogliono fare si assumeranno tutte le responsabilità sia di tipo sociale che economico. Del resto noi abbiamo spiegato in tutte le salse che era bene vaccinarsi. Credo che un paese forte e grande come l’Italia si possa permettere anche una parte di non vaccinati”.
Matteo Bassetti ha sottolineato che con l’obbligo vaccinale per gli over 50 (“categoria più a rischio”) non ha più senso la certificazione verde per tutte le attività. “Credo che con l’inizio della primavera il compito del green pass possa esaurirsi. In giro vedo delle coscienze depresse e noi dobbiamo ricostruirle aiutando gli italiani a tornare la vita di prima”.
L’infettivologo: ‘Non lo sostengo oltre il 31 marzo’
All’Adnkronos ha poi aggiunto. “Da medico non lo sostengo oltre il 31 marzo. Quindi sarà una decisione politica, non sanitaria e dovranno spiegarlo agli italiani. Però a quel punto non ci sarà soltanto chi c’è stato fino ad oggi in piazza, ma ci saranno tutti perché non avranno più nessuno che li difende”. Affermazione che ha inevitabilmente diviso il web con Matteo Bassetti che ha scalato in poco tempo la trend topic di Twitter tra critici e sostenitori dell’infettivologo.
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