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Michele Merlo poteva salvarsi, la super perizia cerchia in rosso la prima diagnosi

Se la terapia corretta fosse stata somministrata a partire dal 27-28 maggio avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87%“. Secondo la super perizia disposta dal Gip di Vicenza, come evidenziato dal Corriere del Veneto, il cantante Michele Merlo si sarebbe potuto salvare se il medico di base avesse diagnosticato la leucemia fulminante che l’ha ucciso il 6 giugno del 2021.

La tesi degli esperti bolognesi sarebbe stata confermata anche dalla nuova perizia chiesta dalla Procura di Vicenza dopo il trasferimento del caso. Anche per i periti veneti era evidente che l’ematoma non era dovuto ad un trauma con il medico di base che avrebbe dovuto prescrivere immediati accertamenti in pronto soccorso.

‘Michele Merlo poteva salvarsi se il medico di base avesse valutato diversamente l’ematoma sulla coscia’

Il medico Pantaleo Vitaliano, iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo, fu il primo al quale l’ex allievo di Amici si rivolse il 26 maggio 2021 dopo aver scoperto il vasto ematoma che gli era spuntato sulla coscia sinistra da poco più di una settimana. Per lo specialista si trattava di uno strappo muscolare che trattò applicando una benda allo zinco con la raccomandazione di tenerla per 5 giorni. In realtà quell’ematoma era il primo segnale del tumore che stava intaccando le cellule del sangue.

Nella super perizia viene evidenziato che anche i medici del Vergato non si resero conto della leucemia fulminante che ha stroncato Michele Merlo che all’epoca aveva 28 anni.

Scagionati i medici del Vergato: ‘Il 2 giugno era troppo tardi’, il 29 settembre la discussione della perizia bis

In quella circostanza fu diagnosticata a Michele Merlo una tonsillite ma gli esperti hanno sostanzialmente scagionato i medici in quanto l’artista non si sarebbe salvato anche se si fosse somministrata una corretta terapia al 2 giugno. Di conseguenze gli esperti hanno focalizzato la loro attenzione sulla diagnosi del medico di base sottolineando che se avesse valutato diversamente l’ematoma si sarebbe scoperta subito la leucemia. La nuova perizia sarà discussa con i consulente il 29 settembre, giorno in cui si festeggia l’arcangelo Michele.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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