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Morte Mariantonietta Cutillo: ‘Caricabatteria non conforme’, imprenditori cinesi indagati

Cinque imprenditori, di cui quattro di origine cinese, sono indagati per la morte di Mariantonietta Cutillo, la 16enne che il 2 maggio morì fulminata nella vasca da bagno a Montefalcione, in provincia di Avellino.

La sedicenne morì fulminata in vasca da bagno a Montefalcione

A causare la scossa fatale fu l’estremità libera del cavo Usb del caricabatteria. Dalle indagini, condotte dai carabinieri di Mirabella Eclano e coordinate dalla procura di Avellino, sono emersi difetti di fabbricazione di uno dei componenti interni del caricabatteria, difetti, spiega la Procura in una nota, “riconducibili alla scarsa qualità tecnica del materiale” con cui sono stati realizzati gli stessi dispositivi.

Montefalcione, Mariantonietta muore folgorata dal cellulare a 16 anni mentre parla con un’amica

I cinque imprenditori, operanti in Toscana e Lombardia, sono stati raggiunti ieri dal decreto di sequestro preventivo di un alto numero di caricabatterie di fabbricazione cinese nei comuni di Calenzano (FI), Sesto Fiorentino (FI), Pontedera (PI) e Trezzano sul Naviglio (MI). Agli imprenditori sono stati contestati i reati. Secondo gli inquirenti se le componenti elettriche del caricabatterie fossero state a norma la 16enne Mariantonietta Cutillo si sarebbe salvata.

Emersi difetti di fabbricazione del caricabatterie di fabbricazione cinese

Ipotizzati i reati di omicidio colposo, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi contraffatti. Il procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale irpino, il sequestro preventivo di un gran numero di caricabatterie di fabbricazione cinese risultati non conformi agli standard comunitari e dunque potenzialmente pericolosi. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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