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Una 27enne è stata trovata morta priva di vita dal fidanzato in un appartamento di via Verona a Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona nella serata di domenica 6 settembre. Secondo il portale web Tg Verona Chiara Ugolini è stata rinvenuta in un lago di sangue in uno scenario che lasciava presupporre una morte violenta. Il partner aveva deciso di cercarla nell’abitazione dove convivevano dopo essere stato allertato dal padre che la giovane non si era presentata nell’attività commerciale che gestisce sul Lago di Garda dopo la pausa pranzo (la ventisettenne era rientrata per riposarsi un po’).
Tragedia a Calmasino di Bardolino: Chiara Ugolini trovata in un pozza di sangue, fermato il vicino
Quando è entrato in casa, intorno alle 20, l’agghiacciante scoperta con l’uomo che ha immediatamente allertato i carabinieri che hanno fatto i rilievi del caso ed ascoltato gli inquilini della palazzina a tre piani di via Verona a Bardolino. Tra questi ci sarebbe uno straniero ristretto agli arresti domiciliari che si è reso irreperibile. Successivamente le forze dell’ordine hanno comunicato di aver bloccato il responsabile del delitto l’altezza del casello di Firenze Impruneta, mentre percorreva la A1 a bordo di una moto in direzione Roma, intorno alle 22:30.
Si tratta del vicino di casa con il quale ci sarebbe scatenata una discussione. L’uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La ventisettenne era originaria di Fiumane, provincia di Verona, ma si era trasferita sul Garda (in Valpolicella) per stare al fianco del fidanzato. Si era laureata a Padova e lavorava come commessa. La giovane giocava a pallavolo ed era atleta e allenatrice della Volley Palazzolo.
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