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Omicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta avrebbe acquistato online il nastro adesivo

La posizione di Filippo Turetta rischia di aggravarsi ulteriormente. Il 22enne avrebbe acquistato online del nastro adesivo compatibile con quel pezzo di scotch che è stato ritrovato nella zona industriale di Fossò (Venezia) dove Giulia Cecchettin subì l’ultima fase dell’aggressione.

Filippo Turetta avrebbe acquistato pochi giorni prima nastro adesivo compatibile con quello ritrovato sul luogo del delitto

Il particolare viene confermato da fonti vicine all’inchiesta sull’omicidio della 22enne. Si apprende inoltre che questo acquisto sarebbe stato effettuato due o tre giorni prima di sabato 11 novembre, giorno del delitto. Gli inquirenti sono al lavoro per valutare di contestare a Turetta l’aggravante della premeditazione e anche il reato di occultamento del cadavere.  

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha portato al mandato d’arresto europeo, emessa dal gip di Venezia Benedetta Vitolo su richiesta del procuratore Bruno Cherchi e del pm Andrea Petroni, vengono contestati allo stato l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva, terminata perché Giulia aveva lasciato Turetta la scorsa estate, e il sequestro di persona.

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Nelle integrazioni delle indagini, però, diversi elementi, tra cui appunto anche l’acquisto di quel nastro adesivo, ma anche l’uso di uno o più coltelli portati con sé e un presunto sopralluogo che il giovane fece quel pomeriggio a Fossò prima di incontrare l’ex fidanzata, si potrebbe arrivare a contestare anche l’aggravante della premeditazione. Aggravante che porterebbe la pena massima prevista all’ergastolo, con l’impossibilità, da codice, di chiedere il rito abbreviato.

Al 22enne potrebbe essere contestata l’aggravante della premeditazione, l’ipotesi del sopralluogo prima del delitto

Inoltre, la Procura potrebbe contestare anche il reato di occultamento del corpo di Giulia Cecchettin, ritrovato in un’area boschiva in una zona montuosa in provincia di Pordenone, vicino al lago di Barcis, a due ore circa di macchina da Vigonovo. Aveva poi coperto l’ex con dei teli di plastica. Intanto sabato 25 novembre Filippo Turetta rientrerà in Italia con un volo militare dalla Germania. Il giovane sarà portato a Venezia in tarda mattinata e andrà in carcere, dove sarà sorvegliato a vista, come già nel carcere di Halle

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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