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Omicidio Leonardo Muratovic, 20enne confessa e scagiona il fratello: ‘Il coltello era del pugile’

“Mio fratello non c’entra nulla, l’ho accoltellato io”. Adam Ed Drissi, 20 anni, e Ahmed Ed Drissi, 25 anni sono stati fermati per l’omicidio del pugile Leonardo Muratovic davanti al locale Bodeguita nella notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio.

I due giovani, residenti ad Anzio, si sono presentati alla caserma dei carabinieri Gianicolense nella serata di martedì 19 luglio.

Adam Ed Drissi si è presentato in caserma con il fratello 25enne Ahmed: ‘Ho fatto tutto io’

Nella notte il lungo interrogatorio con Adam che ha scagionato il fratello maggiore spiegando che si è trattata di una lite finita male. Una discussione probabilmente nata per futili motivi (forse uno sguardo di troppo) anche se pare che tra il gruppo dei due giovani e Muratovic ci fossero stati già dei dissidi.

“Una discussione che è finita con una disgrazia”. Il ventenne ha spiegato che il coltello con il quale ha sferrato il fendente che ha ucciso il 26enne in Riviera Mallozzi era della vittima. I due fratelli di origini marocchine, in caserma con l’avvocato difensore, sono accusati di omicidio volontario e concorso in omicidio. Ahmed Ed Drissi ha più volte ribadito di essere innocente.

Fuochi d’artificio ad Anzio per ricordare Leonardo Muratovic

Per questa vicenda è stato fermato anche il padre della vittima che il giorno dopo ha accoltellato i due buttafuori del locale, accusati di aver gestito male la situazione e consegnato di fatto il figlio ai suoi assassini. I bodyguard sono stati ricoverati in codice rosso ma non sono in pericolo di vita.

Quasi contestualmente al momento in cui due fratelli si presentavano alla caserma dei carabinieri Gianicolense gli amici di Leonardo Muratovic, che viveva ad Aprilia, si sono riuniti ad Anzio davanti al locale chiuso senza preavviso per commemorare il pugile con fuochi d’artificio e lanterne.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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