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L’Oms attacca i governi sul Covid: ‘Gestione poche efficace, si valuti ritorno a restrizioni’, via alla 4ª dose

Un passo avanti e 6 indietro con l‘Italia che è tornata a registrare casi di Covid e decessi come non si verificava da gennaio. Secondo il bollettino del 12 luglio i positivi sono 142.967 con 157 decessi. Numeri rilevati a 24 ore di distanza dal via libera di Ema ed Aifa alla quarta dose per over 60 ed i fragili dai 12 anni.

In Italia il 12 luglio si ritorna ai numeri di gennaio con 142.967 casi e 157 morti

Una situazione che secondo il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus i governi stanno gestendo male. “Il virus sta circolando liberamente e i paesi non stanno gestendo efficacemente il carico della malattia” – ha riferito nel corso di una conferenza stampa.

Le sottovarianti di Omicron stanno determinando grandi picchi nei casi di COVID-19 in tutto il mondo, ma con i paesi che hanno ridotto i test e il sequenziamento, gli scienziati trovano sempre più difficile rintracciare il virus, ha avvertito martedì l’Organizzazione mondiale della sanità. 

Il direttore dell’Oms: ‘Così è più difficile valutare l’impatto delle varianti sul virus’

il direttore generale dell‘Oms non ha nascosto la sua preoccupazione per la ridotta sorveglianza del Covid 19. “É sempre più difficile valutare l’impatto delle varianti” sulla trasmissione del virus e sulle caratteristiche della malattia. Anche la diagnostica, i trattamenti e i vaccini non vengono implementati in modo efficace, ha aggiunto. La risposta da mettere in campo, secondo l’Oms, è la stessa adottata in occasione delle precedenti ondate. I governi devono valutare il ritorno a restrizioni, dall’altro i vaccini restano l’arma più efficace di contrasto al virus.

Nel frattempo in Italia è stato dato i via libera dall”Aifa all’estensione della platea vaccinale dopo la nota dell’Ema per la seconda dose del richiamo (booster o quarta dose)… “a tutte le persone di età uguale o superiore ai 60 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).

Chi deve fare la quarta dose

Si ricorda che la seconda dose di richiamo (second booster) è, altresì raccomandata alle persone (a partire dai 12 anni) con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, purché, anche in questo caso, sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo)”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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