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Palermo, non paga l’affitto: 31enne padre di famiglia ucciso dal padrone di casa

Dissidi e litigi continui per il mancato pagamento dei canoni di affitto fino al tragico epilogo di mercoledì 10 maggio quando il 77enne pensionato Giuseppe La Corte, originario di San Martino di Monreale, ha ucciso il 31enne Aleandro Guadagna nell’abitazione di via Mulino 32, a Palermo, dove viveva con moglie e figli.

Giuseppe La Corte ha scritto un sms al figlio, ha raggiunto Aleandro Guadagna e l’ha ucciso

L’uomo è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Palermo San Lorenzo nel parcheggio del centro commerciale La Torre. Nella sua auto è stato rinvenuto un fucile. Gli affitti non riscossi erano diventati una vera e propria ossessione per lui. Così ha scritto un sms al figlio dicendo che sarebbe andato a sistemare “la questione economica”.

Poi ha atteso che il suo locatario Aleandro Guadagna, muratore 31enne con precedenti, sposato e padre di tre figli, uscisse dal portone di casa, e lo ha ucciso a colpi di fucile nella borgata di Boccadifalco, alla periferia sud di Palermo. L’uomo ha confessato e non ha mostrato alcun pentimento e alcun momento di tensione, durante l’interrogatorio. È stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato e portato in carcere.

L’allarme è stato lanciato dai familiari di Guadagna dopo averlo visto sanguinante a terra. Quando sono arrivati gli operatori del 118 non hanno potuto che constatare il decesso. Strazianti le scene davanti al corpo del giovane ucciso, con il dolore dei congiunti e degli amici. La madre gridava disperata “Aleee”. Subito dopo l’omicidio è scattata la caccia al killer da parte degli investigatori. Alcuni testimoni hanno raccontato degli affitti non pagati dalla vittima al padrone di casa, ma nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe potuto finire in questa maniera tragica.

Le continue liti dal 2015 per i canoni di affitti non pagati, la vittima si sarebbe rifiutato di saldare gli arrettatri

La Corte è stato sottoposto all’esame dello stub, il tampone utile al recupero delle micro particelle volatili della polvere da sparo sul corpo e sugli indumenti, che verrà inviato al reparto carabinieri investigazioni scientifiche di Messina per le analisi. Nel 2015, La Corte aveva affittato la casa a Guadagna e in questi ultimi anni vi erano stati molti dissidi. I pagamenti avvenivano a singhiozzo. Il 77enne aveva nuovamente chiesto di essere saldato ma la vittima sembra si sia rifiutato provocando la furia del pensionato.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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