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Sopravvive aggrappato ad un tronco d’albero dopo 9 ore in balia delle onde a Porto Tolle

Un salvataggio che ha quasi del miracoloso e che ricorda la vicenda del trentenne macedone che qualche settimana fa è riuscito a sopravvivere in mare per 18 ore aggrappato ad un pallone in Grecia.

Il 28enne Mattia Veronese si era recato sulla spiaggia delle conchiglie per un bagno a mezzanotte

Mattia Veronese si è aggrappato ad un tronco di albero ed ha resistito per 9 ore dopo essersi tuffato a mare a mezzanotte a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Il 28enne è stato sorpreso dalla forte corrente e dalle onde che gli hanno impedito di tornare a riva sulla ‘spiaggia delle conchiglie’ in località Barricata dove si era recato con gli amici sabato 6 agosto. Quest’ultimi hanno lanciato immediatamente l’allarme.

Immediatamente si è messa in moto la macchina organizzativa con un grande dispiegamento di forze. In campo la Capitaneria di Porto di Chioggia, i Vigili del fuoco, i carabinieri con il dirigente del commissariato di polizia che ha seguito le operazioni sul porto. In supporto un elicottero dell’aereonautica militare.

Il mare era agitato e non è riuscito a tornare a riva: ‘Mi sono aggrappato ad un tronco, poi ho perso i sensi’

Mattia è stato individuato alle prime luci di domenica 7 agosto ed è stato tratto in salvo dall’ elicottero Drago 149 dei vigili del fuoco. Ad avvistarlo, su segnalazione di alcuni cacciatori, l’equipaggio dell’elicottero Gorino di Goro (Ferrara) che intorno alle 10:00 l’ha notato spiaggiato e privo di sensi a circa 6 chilometri dal lido delle ‘conchiglie’ di Barricata. Il giovane, cosciente, è stato trasportato all’ospedale di Chioggia, in provincia di Venezia. Qui ha raccontato, superato l’iniziale choc, la sua avventurosa notte.

L’arrivo di Mattia in ospedale

Avvistato e salvato dagli elicotteri a 6 chilometri dalla spiaggia di Barricata

“Il mare era molto agitato e non riuscivo a raggiungere la riva. Poi, essendo senza vestiti, ho iniziato a sentire freddo. Sono riuscito ad aggrapparmi ad un tronco d’albero e vedevo le luci degli elicotteri ma era troppo buio e non riuscivano a localizzarmi. Ho camminato un bel po’ sulla melma fino a perdere i sensi per la stanchezza” – ha spiegato Mattia Veronese.

A favorire il salvataggio del giovane anche la temperatura dell’acqua elevata nonostante l’orario per via del caldo dei giorni scorsi. Sospiro di sollievo per papà Sandro e mamma Lorella che hanno ricevuto la notizia del salvataggio dal commissario della Polizia di Stato.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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