Davide Ferrerio, l’amico non si dà pace: ‘Se fossi arrivato due minuti prima’, le condizioni del 20enne
17 Agosto 2022 - 18:50
Omicidio – suicidio Biella, uccide la madre 80enne e si lancia dal ponte della Pistolesa
17 Agosto 2022 - 21:21
Davide Ferrerio, l’amico non si dà pace: ‘Se fossi arrivato due minuti prima’, le condizioni del 20enne
17 Agosto 2022 - 18:50
Omicidio – suicidio Biella, uccide la madre 80enne e si lancia dal ponte della Pistolesa
17 Agosto 2022 - 21:21

Salma Al-Shehab condannata a 34 anni di carcere in Arabia Saudita per aver rilanciato i tweet degli attivisti

In Arabia Saudita una donna è stata condannata a 34 anni di prigione e ad altri 34 anni con divieto di viaggio per aver condiviso le sue opinioni su Twitter e ritwittato i cinguettii di attivisti e dissidenti.  

É la pena detentiva più severa inflitta ad un’attivista, la giovane studiava nel Regno Unito

La pena detentiva di Salma Al-Shehab, 34 anni, è la più severa che finora sia stata inflitta ad un’attivista o dissidente in Arabia Saudita e potrebbe indicare un’escalation nella repressione del governo saudita contro le persone che ne contestano la narrativa come riferito dall’Organizzazione saudita europea per i diritti umani (ESOHR). “La sentenza emessa contro Salma Al-Shehab è senza precedenti e pericolosa. Negli ultimi anni, molte attiviste sono state sottoposte a processi iniqui che hanno portato a condanne arbitrarie, oltre ad alcune di loro sono state sottoposte a gravi torture, comprese le molestie sessuali”.

Al-Shebab stava studiando per un dottorato di ricerca nel Regno Unito a Leeds e quando è rientrata in Arabia Saudita, nel dicembre 2020, per una vacanza è stata arrestata e ristretta in carcere per una serie di tweet e retweet in cui chiedeva il rilascio di prigionieri di coscienza sauditi sulla scia dell’attivista per i diritti delle donne Loujain Al-Hathloul. 

Arrestata al rientro in Arabia Saudita per un periodo di vacanza, è madre di due bambini piccoli

Ha anche chiesto la fine del sistema di tutela dell’Arabia Saudita secondo il quale le donne devono essere supervisionate dagli uomini. Salma Al-Shehab è stata accusata di “minare la sicurezza della società e la stabilità dello stato, diffondere sedizione, fornire aiuti a coloro che cercano di sconvolgere l’ordine pubblico e diffondere voci false e dannose su Twitter”.

Madre di due bambini piccoli, era stata inizialmente condannata a tre anni di carcere per il “reato» di aver utilizzato un sito Internet per “provocare disordini pubblici e destabilizzare la sicurezza civile e nazionale”, poi lunedì 15 agosto la nuova sentenza della corte d’appello.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *