Tatiana Tramacere ritrovata a Nardò, Dragos ha tentato di togliersi la vita
È stata trovata viva Tatiana Tramacere , la 27enne scomparsa da Nardò lo scorso 27 novembre. La ragazza è stata trovata dai Carabinieri e sta bene. Era stata sequestrata. Dalle primissime informazioni si trovava in uno stanzino di una mansarda a Nardò, attiguo alla mansarda dove vive Dragos Gheromescu che avrebbe tentato di togliersi la vita impiccandosi quando avrebbe compreso di avere il fiato sul collo delle forze dell’ordine.
Il papà: ‘Regalo di Natale anticipato’
Secondo quanto si apprende da fonti investigative la permanenza in quel locale potrebbe non essere stata forzata. “Stiamo valutando anche questa ipotesi”. Emozionato il papà. “La notizia ce l’hanno data i carabinieri. Ora è con il fratello. É stato un momento bellissimo, questo è il regalo di Natale. Grazie anche ai giornalisti che sono stati abbastanza in gamba” – ha aggiunto abbozzando un sorriso dopo tanta sofferenza.
I legali avevano smentito il ritrovamento del corpo. Una voce che si era diffusa con insistenza la sera di giovedì 4 dicembre. La precisazione arriva in serata, quando la tensione ha ormai superato la soglia del sopportabile.
L’avvocato della famiglia Tramacere, Tommaso Valente, rompe il silenzio per evitare l’irreparabile: «Le notizie circolate sul ritrovamento del cadavere di Tatiana non sono vere». Una smentita netta, immediatamente ribadita anche dal colonnello dei carabinieri Andrea Siazzu. La voce, però, aveva già attraversato le strade di Nardò, alimentando un brusio senza controllo, peggiorando lo stato emotivo di una città che da tredici giorni vive nell’attesa e nel sospetto.

Dragos in caserma: interrogatorio e perquisizione, folla sotto casa
Il momento di massima tensione si consuma nel tardo pomeriggio. Davanti alla casa diDragos-Ioan Gheormescu, l’ultimo ad aver visto Tatiana, si forma una folla crescente. Volti noti del quartiere, curiosi, amici e perfino chi non l’ha mai incontrata ma sente il peso della storia. Poco dopo l’arrivo dei militari, Dragos viene accompagnato in caserma.
«È indagato per istigazione al suicidio, ma non è in stato di fermo», precisa il colonnello Siazzu. È l’unica frase concessa, mentre dentro l’abitazione si muovono gli uomini della scientifica, inviati appositamente da Roma. Telecamere, sacchetti, guanti, lampade. Una perquisizione scrupolosa, a minuti alterni, davanti a una folla che trattiene il respiro.
Il fratello in lacrime: “Basta voci, vogliamo solo la verità”
Il momento più umano, quello che incrina definitivamente il confine tra realtà e spettacolo, arriva con l’apparizione del fratello di Tatiana. In lacrime, sorretto da un parente, si avvicina all’ingresso della strada, poi si ferma. Non parla, non riesce. La tensione è tale che gli stessi carabinieri invitano i presenti a disperdersi. «Di concerto con l’autorità giudiziaria – spiega Siazzu – svolgiamo attività investigative a 360 gradi, senza esclusione». Eppure, fuori, l’equilibrio è sottile: ogni ora senza notizie è una condanna alla paura.
L’indagine ora cambia passo: scientifica, telefoni e movimenti
Gli investigatori analizzano ogni dettaglio. Il cellulare di Dragos è sotto sequestro, mentre quello di Tatiana risulta spento dal 24 novembre. A Dragos era stato chiesto di raccontare ancora una volta quelle ultime ore: il saluto nel parco Raho, lo screzio definito «di poco conto», la promessa di rivedersi il giorno successivo. Ma la narrazione non basta più, ora servono dati, celle telefoniche, telecamere, tracciati di spostamento.
La scientifica, nel frattempo, lavora all’interno dell’abitazione del 30enne: un’ispezione lunga, metodica, decisa dall’autorità giudiziaria per fugare la nube più densa, quella che aleggia sulla scomparsa fin dal primo giorno. Poi in serata poco dopo le 21:05 la lieta notizia del ritrovamento di Tatiana.
Il sindaco di Nardò: ‘Non so spiegare la gioia che provo in questo momento’
”Non so come spiegare la gioia che provo in questo momento”. Così il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, in un messaggio sui social. Nei giorni scorsi aveva rivolto un appello a chiunque potesse dare notizie utili al ritrovamento.
”Il mio primo pensiero va a lei e alla sua famiglia ea tutti coloro che hanno vissuto giorni di angoscia interminabili. A loro va l’abbraccio mio personale e di tutta la comunità di Nardò. Un grande grazie a tutti coloro che in questi giorni non si sono mai arresi. Adesso è importante rispettare Tatiana e i suoi cari, garantire serenità e lasciare che le autorità competenti chiariscano ogni aspetto della vicenda. Nardò tira un sospiro di sollievo. Siamo felici”.

