Il 27enne canadese Shane TamuraIl 27enne canadese Shane Tamura

Un massacro in pieno giorno a Manhattan, Tamura si è tolto la vita

Terrore a New York. Un pomeriggio qualunque si è trasformato in tragedia a Manhattan, quando Shane Tamura, 27 anni, ex giocatore di football canadese, ha fatto irruzione in un grattacielo al 345 di Park Avenue, sede centrale della NFL, della Blackstone, di Deutsche Bank e altre grandi aziende, aprendo il fuoco e uccidendo cinque persone, tra cui un poliziotto, prima di togliersi la vita.

Il killer armato in giacca blu e fucile d’assalto

Erano le 18:30 locali del 28 luglio (mezzanotte in Italia del 29 luglio) quando l’uomo, con indosso occhiali scuri, sneaker, pantaloni neri, giacca blu e giubbotto antiproiettile, è entrato nella lobby del grattacielo armato con un fucile d’assalto AR-15. Si è mosso con calma, è salito ai piani alti, e ha aperto il fuoco tra il 32° e il 33° piano, uccidendo quattro civili e un agente.

L’eroico poliziotto e il panico tra i dipendenti

L’agente caduto, in servizio dal 2021 nel 47° distretto, stava lavorando come guardia privata per Rudin Properties. È stato colpito alla schiena e non è sopravvissuto. Lascia una moglie incinta all’ottavo mese.

Nel panico, decine di impiegati si sono barricati negli uffici, mentre fuori le forze dell’ordine isolavano la zona. I video condivisi online mostrano lavoratori uscire con le mani alzate e agenti trasportare corpi feriti in strada. Un testimone ha dichiarato: “Ero nell’atrio, ho sentito gli spari. Ho pensato fosse un’esercitazione. Poi ho visto l’uomo con il fucile.”

L’assalto, l’assedio, il suicidio

Secondo la polizia di New York, Tamura si è barricato al 33° piano e si è tolto la vita con la stessa arma, una Palmetto State Armory AR-15. Accanto al corpo è stata trovata la sua arma insanguinata. Il suo porto d’armi era regolare e rilasciato a Las Vegas, con scadenza nel 2027.

Un’auto con targa del Nevada, registrata a suo nome, è stata individuata nei pressi dell’edificio. Si sospetta abbia guidato per giorni da Las Vegas fino a New York.

Chi era l’attentatore di Park Avenue, il mistero sul movente

Non sono ancora chiari i motivi del gesto. Gli investigatori non escludono un movente personale o ideologico. Al momento non risultano significativi precedenti penali. Tuttavia, Tamura era un ex atleta, escluso dai circuiti professionistici, forse in cerca di vendetta o visibilità.

Il fatto che abbia agito da solo è stato confermato dalla commissaria della NYPD Jessica Tisch: “La minaccia è stata neutralizzata.”

Nel frattempo, due manifestanti sono stati arrestati fuori dall’edificio, anche se la polizia ha escluso un collegamento con la sparatoria.

Una città in ginocchio, una ferita ancora aperta

Il sindaco Eric Adams ha invitato i cittadini a evitare l’area e ha definito l’attacco “un colpo al cuore della nostra città”.

La zona di Park Avenue è frequentata da turisti, professionisti e residenti. Il panico, gli spari e le sirene hanno lasciato un’eco drammatica in una metropoli ancora segnata da precedenti tragedie.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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