Mistero sull’A23, ingegnere di Feltre trovato morto sotto il viadotto di Chiusaforte
Tragedia ieri mattina (12 ottobre) in Friuli Venezia Giulia, lungo l’autostrada A23 Udine–Tarvisio, all’altezza di Chiusaforte. Un giovane ingegnere di Feltre, in provincia di Belluno, è stato trovato senza vita sul greto del fiume Fella, ai piedi di uno dei viadotti dell’arteria. Il corpo del 35enne, recuperato con grande difficoltà dai vigili del fuoco, è stato rinvenuto dopo un incidente avvenuto poco prima all’interno di una galleria.
L’allarme è scattato alle 8:29, quando alcuni automobilisti hanno segnalato una utilitaria incidentata al chilometro 80, in direzione sud, dentro la galleria Zannier, lunga circa 1,4 chilometri. Sul posto è intervenuta la Polizia stradale di Amaro, che ha constatato come l’auto si fosse schiantata violentemente contro la parete del tunnel per cause ancora da chiarire.
Cosa è successo dopo l’incidente in galleria?
Quando i primi soccorritori sono arrivati sul posto, l’automobilista era già uscito autonomamente dal veicolo e si stava allontanando a piedi in direzione opposta al traffico. Secondo le testimonianze, l’uomo avrebbe raggiunto il viadotto sul fiume Fella, superato il parapetto e si sarebbe gettato nel vuoto.
Un addetto di Autostrade per l’Italia, che in quel momento stava gestendo la viabilità, avrebbe parlato con lui pochi istanti prima del gesto. L’ingegnere appariva lucido e tranquillo, dicendo di stare bene e di non aver bisogno d’aiuto. Poi, all’improvviso, si è lanciato nel vuoto, precipitando per decine di metri e morendo sul colpo.
Un gesto estremo o un incidente? Le ipotesi degli investigatori
Le operazioni di soccorso, coordinate dal 118 e dall’elisoccorso regionale, si sono concluse intorno alle 10:30. La Procura di Udine ha disposto il recupero della salma e avviato le indagini per chiarire le cause della tragedia.
Gli agenti stanno valutando due piste:
- una perdita di controllo accidentale, seguita da uno stato di confusione che avrebbe portato l’uomo a gettarsi;
- oppure un gesto volontario, forse già premeditato, preceduto da un primo tentativo di suicidio nello schianto in galleria.
Al momento non risultano altri veicoli coinvolti né segni di manovre sospette.
Chi era la vittima
Il 35enne, ingegnere iscritto all’Ordine di Belluno, era conosciuto per la sua professionalità e riservatezza. Il padre, in passato, aveva gestito un’impresa edile. Gli amici lo descrivono come una persona metodica e amante della montagna. Nessun segnale, raccontano, lasciava presagire una decisione così estrema.
Durante le operazioni di soccorso, il traffico lungo l’A23 è rimasto bloccato per oltre quattro ore, con lunghe code in entrambe le direzioni. La circolazione è tornata regolare solo nel primo pomeriggio.
Resta il mistero sui motivi del gesto: disperazione improvvisa o incidente fatale? Gli inquirenti stanno cercando di dare risposte a una tragedia che ha scosso l’intera comunità di Feltre.