Il corpo di Elisa Pomarelli giaceva, ormai privo di vita, nel cuore di un bosco non distante da un’abitazione nella zona di Sariano di Gropparello, nel piacentino. La peggiore delle ipotesi si è trasformata in realtà già dal primo pomeriggio quando Massimo Sebastiani era stato trovato dai carabinieri nascosto in un casolare sul Monte Moria e condotto nella zona di Costa di Sariano. Il quarantacinquenne, che aveva perso la testa per l’amica, avrebbe fornito elementi utili per il ritrovamento del corpo della ventottenne. Per il pm incaricato delle indagini, Ornella Chicca, Sebastiani avrebbe agito in preda ad un raptus più che per premeditazione. “All’uscita del ristorante era calmo e tranquillo” – ha dichiarato al quotidiano La Libertà di Piacenza. Dopo due settimane di ricerca la tragica svolta con il quarantacinquenne, difeso dall’avvocato Mauro Pontini, che è indagato per omicidio. Al vaglio degli uomini dell’Arma anche la posizione dell’amico dal quale si è recato Sebastiani la domenica pomeriggio. “Al momento è indagato per favoreggiamento” – ha precisato il comandante dei carabinieri Michele Piras. L’autopsia farà chiarezza sulle cause che hanno determinato la morte di Elisa. Al momento le modalità con le quali il quarantacinquenne ha ucciso la donna sono al vaglio degli inquirenti. L’uomo ha pianto e si sarebbe mostrato pentito dopo essere stato fermato dagli uomini dell’arma.
