Dopo giorni di polemiche, il DJ si presenta in commissariato
Dopo il clamore suscitato dal mancato appuntamento del 6 agosto, giovedì 14 agosto Alessandro Basciano si è presentato al commissariato di Milano per sottoporsi all’applicazione del braccialetto elettronico, misura disposta dal Tribunale del Riesame per l’accusa di stalking nei confronti della ex compagna Sophie Codegoni.
Il provvedimento, definitivo dal 30 aprile, prevede il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla ex fidanzata.
L’assenza del 6 agosto e il rischio domiciliari
Il primo appuntamento per l’applicazione del dispositivo era fissato per il 6 agosto, ma il DJ non si era presentato.
Un’assenza che rischiava di costargli gli arresti domiciliari, come previsto dalla misura in caso di rifiuto del dispositivo.
Basciano, tramite il legale, aveva spiegato di avere residenza alle Canarie e di non possedere più un appartamento a Milano. Le autorità, però, hanno verificato che risulta ancora un domicilio nel capoluogo lombardo.
Il giallo sulla disponibilità dei dispositivi
Nei giorni scorsi era circolata la voce che non ci fossero braccialetti elettronici disponibili.
L’operatore tecnico Fastweb ha però smentito: “Non essendo stata raggiunta la soglia contrattuale prevista per il mese di agosto, non sussistono carenze nella fornitura”.
La replica della sorella a Selvaggia Lucarelli
La vicenda ha assunto anche un risvolto social. Nelle ultime ore, la sorella di Basciano ha risposto su Instagram alle osservazioni della giornalista Selvaggia Lucarelli, che aveva commentato l’assenza del fratello all’appuntamento del 6 agosto.
“Ci sono accordi e date da rispettare per il lavoro – ha scritto la sorella –. Scriva di più su chi commette reati reali”.
Una frase che ha acceso ulteriormente il dibattito online, con sostenitori e detrattori a confrontarsi nei commenti.
L’arresto e le accuse di Sophie Codegoni
Basciano era stato arrestato lo scorso novembre nell’ambito di un’inchiesta coordinata dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pm Antonio Pansa, per poi essere scarcerato meno di 48 ore dopo.
A seguito del ricorso della Procura, il Riesame aveva imposto il divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni, con il controllo garantito dal braccialetto elettronico.
Secondo l’accusa, il DJ avrebbe messo in atto “condotte idonee a generare un perdurante stato di ansia e paura” nella ex compagna, inducendola a modificare le proprie abitudini di vita.
Il racconto di Sophie, fornito agli inquirenti il 28 novembre, parla di minacce, insulti gravi e atteggiamenti persecutori.
Indagini verso la chiusura
Con l’applicazione del braccialetto, si avvicina la chiusura delle indagini. La Procura potrebbe decidere nelle prossime settimane l’eventuale rinvio a giudizio.
Per Basciano, la misura rappresenta un monitoraggio costante e l’ennesimo capitolo di una vicenda che, tra aule di tribunale e social network, continua a far discutere.